Il lemma còncavo

Definizioni

Definizione di Treccani

còncavo
agg. e s. m. [dal lat. concăvus, comp. di con- e cavus «incavato»]. –
1. agg. a. che ha la superficie curva e rientrante (opposto di convesso): lenti c.; vetro c.; specchio concavo. b. con sign. più specifico, in geometria, detto di figura (superficie piana o solido nello spazio) che gode della proprietà per cui esiste almeno un segmento congiungente due suoi punti che non appartiene interamente alla figura stessa; in partic.: angolo c., maggiore di due angoli retti; poligono c., è un poligono che abbia un angolo interno concavo, così che esiste almeno un suo lato che, prolungato, non lascia il poligono tutto da una stessa parte; poliedro c., se esiste una sua faccia il cui piano non lascia il poliedro tutto da una stessa parte. spesso il termine è riferito, anziché alla superficie piana o al solido spaziale, al relativo contorno.
2. s. m., non com. la parte concava di un corpo: nel c. della mano; l’esalazioni contenute dentro al c. lunare (Galilei).

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Definizione di Hoepli

concavo
[còn-ca-vo]

a agg.
Che è cavo, incavato: lente concava; superficie concava
CONT. convesso
b s.m.
Parte concava; concavità

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Definizione di Garzanti linguistica

concavo
[còn-ca-vo]
f. -a; pl.m. -i, f. -e
1. si dice di linea o superficie curva verso l’interno: lente concava
2. (geom.) si dice di figura geometrica piana o solida quando due qualunque dei suoi punti possono essere uniti da un segmento non appartenente per intero alla figura stessa
♦ n.m.
pl. -i
(non com.) la parte concava di un corpo; cavo: il concavo della mano

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Etimologia

← dal lat. concăvu(m), deriv. di căvus ‘incavato’.