Il lemma contraddizióne
Definizioni
Definizione di Treccani
contraddizióne
(o meno corretto contradizióne) s. f. [dal lat. contradictio -onis, der. di contradicĕre «contraddire»]. –
1. a. il contraddire, il contraddirsi: cadere in c.; cogliere in c.; spirito di c., tendenza abituale e ostinata a contraddire, senza motivo apparente, ciò che altri afferma (o anche ad opporsi, sistematicamente, a ciò che altri vuole o propone). b. rapporto di opposizione tra due affermazioni, due giudizî, due fatti, per cui uno esclude l’altro o è comunque con l’altro in contrasto: c’è c. fra le vostre dichiarazioni, fra le deposizioni dei testimoni; né pentere e volere insieme puossi per la contradizion che nol consente (dante). anche, situazione di opposizione, di contrasto: c’è c. tra quello che dici e quello che fai; essere, trovarsi in c., in aperta c. con sé stessi. c. al plur., le parole, i fatti, le azioni che implicano contraddizione: deposizione, racconto, studio critico, comportamento, carattere pieno di contraddizioni; i tuoi ragionamenti sono tutti una serie di contraddizioni; la sua vita è stata sempre un seguito di contraddizioni.
2. in filosofia, rapporto di antitesi vigente tra un’affermazione e una negazione di egual concetto ed egual predicato; l’incongruenza, rilevata dapprima a carico del discorso e imputabile al parlante, è stata poi estesa, più o meno metaforicamente, alla realtà, per lo più storica e sociale. a. nella logica aristotelica, principio di c. (anche detto, impropriam., principio di non c.), fondamentale principio della logica dianoetica per il quale non è possibile opporre due proposizioni di cui una asserisca e l’altra escluda un nesso fra una sostanza e un attributo (se a è b, non è vero che a non è b, e viceversa). b. nella logica scolastica, c. nell’attributo (lat. contradictio in adiecto), contraddizione che ha luogo quando si qualifica il soggetto con un attributo che è senz’altro escluso dalla natura stessa del soggetto (per es., sfera cubica, animale inorganico, ecc.); c. formale, o c. in termini (lat. contradictio in terminis), contraddizione che ha luogo quando le due proposizioni o nozioni sono formalmente espresse (l’anima è spirituale, l’anima non è spirituale; con altro sign. nell’uso com. è detta c. in termini la situazione che si verifica quando le parole stesse di una proposizione sono tra loro in contrasto semantico, o anche, talora, etimologico, come per es. ascoltare il silenzio, un illustre ignoto, una brutta calligrafia); c. materiale, o implicita, quella esistente fra due giudizî a diverso predicato, di cui però uno invalida l’altro (esiste dio, non esiste che la materia eterna). nella tradizione della logica scolastica l’aristotelico principio di contraddizione è stato fuso con il principio d’identità nella formula principio d’identità e di non c. con significato analogo a quello aristotelico, anche se nel pensiero aristotelico il primo sarebbe principio noetico (intuizione intellettuale unitaria di qualsiasi realtà determinata) e il secondo principio dianoetico, cioè del discorso. c. nella filosofia hegeliana, c. dialettica, l’essenza vista come unità del positivo e del negativo posta a fondamento, necessariamente, di ogni determinazione intellettuale nel razionale e perciò nel reale, difficile da scorgersi nell’immediato ma che si mostra attraverso la mediazione concettuale in ogni rapporto, e che, lungi dall’essere paralizzante aporia, è il momento centrale della risoluzione dell’opposizione. d. nel pensiero marxista, c. reale, l’opposizione tra capitale e lavoro, o anche tra la sfera della produzione e quella della circolazione, che la società capitalistica presenterebbe in guisa tale da farla risultare insanabile; si tratta quindi di opposizione tra forze sociali costituite all’interno di una formazione unitaria, il capitalismo, che, lungi dal risolverla, la riproduce continuamente aggravata. questa nozione è stata variamente ripresa nel pensiero sociologico e nel linguaggio giornalistico (le c. sociali, le c. della società industriale, ecc.) per riferirsi ai ritardi o anche ai fenomeni deteriori che accompagnano lo sviluppo e che sembrano limitarne la portata fin quasi a contraddirlo.
3. ant. resistenza, ostacolo, opposizione in fatti: in braccio recatalasi, senza alcuna contradizione di lei, con lei incominciò amorosamente a sollazzarsi (Boccaccio).
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Definizione di Hoepli
contraddizione
[con-trad-di-zió-ne]
ant. contradizione
1. azione e risultato del contraddire o del contraddirsi: principio che non ammette c.; fu provato, senza c. alcuna, che l'impresa era troppo rischiosa; cadere in c.; essere, trovarsi in aperta c. con qualcuno, con se stesso; cogliere in c.
|| essere uno spirito di contraddizione, di persona abitualmente portata a contraddire: sei il solito spirito di c.
|| spirito, mania, istinto di contraddizione, tendenza ostinata a contraddire: si diverte a ribattere per puro spirito di c.
2. fig. condizione di inconciliabilità e incoerenza di fatti, giudizi, opinioni: assolver non si può chi non si pente; / né pentere e volere insieme puossi / per la contradizion che nol consente (dante); un discorso pieno di contraddizioni; la sua vita è un ammasso di contraddizioni
|| contraddizione in termini, quando le parole con cui si enuncia un principio sono reciprocamente contraddittorie: ebbi un bel dimostrargli che finanziare una rivoluzione che nega la proprietà e il denaro, è una c. in termini (bacchelli)
3. filos opposizione di due elementi contrastanti e non conciliabili
|| principio di contraddizione, spesso detto erroneamente di non c., nella logica formale, principio secondo il quale due giudizi di cui l'uno nega ciò che l'altro afferma non possono essere veri allo stesso tempo
4. ant. opposizione, resistenza, ribellione: senza alcuna contradizione di lei, con lei incominciò amorosamente a sollazzarsi (boccaccio)
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Definizione di Garzanti linguistica
contraddizione
[con-trad-di-zió-ne]
pl. -i
il contraddire o il contraddirsi; cosa che ne contraddice un’altra: cadere in contraddizione; le contraddizioni della vita | (filos.) opposizione tra due asserzioni tali che una nega ciò che l’altra afferma
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Etimologia
← dal lat. contradictiōne(m), deriv. di contradicĕre ‘contraddire’.
Termini vicini
contraddittòrio contraddittorietà contraddittóre contraddistìnguere contraddire contraddanza contradaiòlo contrada contraccuṡa contraccólpo contraccezióne contraccettivo contraccàmbio contraccambiare contrabbasso contrabbassista contrabbando contrabbandière contrabbandare cóntra- contòrto contorsionista contorsionismo contorsióne contórno contornare contorciménto contòrcere cónto4 contitolare contraènte contraèreo contraffaciménto contraffare contraffattóre contraffazióne contraffilo contraffòrte contraggènio contrago contraìbile contràlbero contraltare contralto contrammiràglio contrappasso contrappèllo contrappesare contrappéso contrappórre contrappoṡizióne contrappósto contrappuntare contrappuntista contrappuntìstico contrappunto contrare contrariare contrarietà contràrio