Il lemma contrariare

Definizioni

Definizione di Treccani

contrariare
v. tr. [dal lat. tardo contrariare, der. di contrarius «contrario»] (io contràrio, ecc.). –
1. contrastare, ostacolare, impedire che il proposito di una persona abbia effetto: c. i disegni di qualcuno; mi contraria sempre in tutto; quando prende una decisione, non vuole essere contrariato.
2. con soggetto di cosa: a. irritare, provocare dispiacere o disappunto: questo ritardo mi ha contrariato molto. b. letter. essere in opposizione, in contraddizione: la ragione ... suol contrariar la natura nelle altre cose (leopardi); anche rifl. recipr.: è impossibile che due verità si contrarino (galilei). ◆ part. pres. contrariante, anche come agg. (v. la voce). ◆ part. pass. contrariato, anche come agg., seccato, dolente, che prova e mostra disappunto per cosa ch’è contraria ai proprî desiderî: m’è sembrato molto contrariato per il tuo rifiuto.

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Definizione di Hoepli

contrariare
[con-tra-rià-re] ant. contradiare
(contràrio, -ri, contràriano; contrariànte; contrariàto)

a v.tr.
1. avversare qualcuno nell'azione, nel giudizio, nel proposito: chi sarà colui che ardito sia di biasimare la mia impresa, o di contrariarla? (boccaccio)
SIN. ostacolare
CONT. assecondare
2. contraddire, contrastare: meglio non contrariarlo
3. estens. disturbare, infastidire, provocare dispiacere: sembrava che il nostro incontro lo avesse contrariato
b v.intr. (aus. avere)
raro, lett. essere in opposizione, in contrasto: io son d'un natural placido e dolce / né posso c. alla mia gente (forteguerri)
|| contrariare a qualcosa, negarla, confutarla: esperienze che apertamente contrariano al movimento annuo (galilei)

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Definizione di Garzanti linguistica

contrariare
[con-tra-rià-re]
io contràrio ecc.
a aus. avere
1. contrastare, ostacolare; contraddire: contrariare i progetti, i desideri di qualcuno
2. infastidire, irritare: la mancata reazione della squadra lo ha contrariato non poco

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Etimologia

← dal lat. tardo contrariāre.