Il lemma preghièra
Definizioni
Definizione di Treccani
preghièra
s. f. [dal provenz. preguiera (lat. pop. *precaria, sostantivazione femm. dell’agg. precarius «ottenuto con preghiere; precario»: v. precario1)]. – l’atto del pregare, le parole con cui si prega, secondo i sign. fondamentali del verbo.
1. richiesta fatta a qualcuno con atteggiamento di umiltà, di sottomissione: rivolgere, fare una p.; ascoltare, esaudire le p. di qualcuno; calda, ardente, fervida, umile p.; a p. di, su p. di, dietro p. di, a istanza di.
2. per estens., domanda cortese, invito (spec. come formula di cortesia che accompagna o esprime una richiesta): se permette, vorrei rivolgerle una p.; posso rivolgervi una p.?; con p. di rispondere sollecitamente (in chiusura o nel corpo di una lettera, per lo più ufficiale); con p. di restituzione, di pubblicazione.
3. in senso religioso: a. le parole, pronunciate o pensate, di cui è costituito il testo che si recita nel pregare, per rivolgere lodi alla divinità, o implorarne l’aiuto, il perdono, l’intercessione e sim.: dire, recitare la p. (o le p.); le p. del mattino, della sera; le p. dei defunti (o per i defunti). in partic., nella liturgia cattolica, p. eucaristica, quella che viene recitata dal sacerdote durante la parte centrale della messa (tra l’offertorio e il padrenostro); p. universale (o p. dei fedeli), quella costituita da una breve monizione con la quale il sacerdote invita i fedeli a pregare, e da una serie di intenzioni proferite da un diacono, da un cantore o da un laico (l’assemblea esprime la sua preghiera sia con le invocazioni comuni, sia con la preghiera silenziosa); p. domenicale, il padrenostro (v. domenicale2); p. liturgica, ogni preghiera destinata al servizio cultuale di una comunità religiosa. b. il fatto di pregare, come atto di devozione o di culto: raccogliersi in preghiera; l’ora, il momento della p.; stare in ginocchio, in atteggiamento di preghiera. c. tappeto da preghiera, o anche soltanto preghiera (s. m.), tappeto di formato ridotto (generalmente il namasè, cioè cm 80-90 x 140-160), usato dai fedeli di culto maomettano per la preghiera individuale; è caratterizzato dal motivo architettonico del mihrab (v.), cioè della nicchia che nelle moschee indica la direzione della mecca (questo motivo, che delimita il campo, è divenuto col tempo puramente ornamentale, e conosce variazioni notevoli, che vanno dalla stilizzazione geometrica più semplificata alla composita arcatura plurilobata, dal tipo a mihrab multiplo a quello con due nicchie opposte, dove ovviamente, mancando anche la lampada e le colonne, manca qualunque indicazione della direzione). ◆ dim. preghierina, spec. per indicare le preghiere che si fanno dire ai bambini.
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Definizione di Hoepli
preghiera
[pre-ghiè-ra]
1. azione del pregare qualcuno per ottenere grazie, favori e sim.: rivolgere una p. a qualcuno; ascoltare, esaudire la p. di qualcuno
|| a preghiera di, dietro preghiera di, dietro richiesta di: lo hanno assunto dietro mia p.
2. estens. domanda cortese, invito a dire, a fare qualcosa: con p. di sollecita risposta
3. mus composizione musicale, spec. vocale, di carattere religioso
4. relig espressione orale o mentale con cui il credente si rivolge alla divinità per manifestare la propria devozione o per impetrare soccorso, sostegno e protezione
|| Testo scritto contenente una preghiera, destinato alla recitazione individuale o collettiva: il libro delle preghiere; le preghiere per i defunti
|| estens. piccolo tappeto impiegato dai musulmani per le genuflessioni durante le preghiere quotidiane
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Definizione di Garzanti linguistica
preghiera
[pre-ghiè-ra]
pl. -e
1. il pregare; le parole con cui si prega: rivolgere una preghiera |a, dietro, su preghiera di qualcuno, su sua istanza, per sua intercessione |con preghiera di risposta, di restituzione, di pubblicazione ecc., espressioni di cortese richiesta o invito
2. il pregare Dio; la formula, il testo che si recita nel pregare: raccogliersi in preghiera; dire le preghiere; recitare una preghiera alla Madonna
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Etimologia
← dal provenz. preguiera, che è dal lat. volg. *precarĭa(m), f. sost. dell’agg. precarĭus ‘ottenuto con preghiere’, deriv. di precāri ‘pregare’.
Termini vicini
pregevolézza pregévole pregatóre pregare pregado pregadìo prefrontale preformazióne preformare prefogliazióne preflorazióne prefissòide prefisso prefissare prefissale prefioritura prefiorire prefinizióne prefinire prefinanziare prefinanziaménto prefigurazióne prefigurativo prefigurare prefiguraménto prefìggere prèfica prefettura prefètto prefettìzio pregiàbile pregiabilità pregiare pregiato pregiatóre prègio pregiudicare pregiudicativo pregiudicato pregiudiziale pregiudizialità pregiudiziévole pregiudìzio pregnante pregnanza pregnézza prégno prègo pregrèco pregrèsso pregustare pregustatóre preindicato preindoeuropèo preindustriale preiscrizióne preislàmico preistòria preistòrico preistruttòria