Il lemma salvare
Definizioni
Definizione di Treccani
salvare
v. tr. [lat. tardo salvare, der. di salvus «salvo»]. –
1. a. mettere in salvo, sottrarre a un pericolo, liberare da un danno grave e il più delle volte sicuro; in partic., sottrarre alla morte, e quindi riuscire a mantenere in vita: s. un naufrago; s. un bagnante in procinto di annegare; i minatori sepolti nel crollo della galleria sono stati salvati; il malato è in condizioni gravi, ma i medici non disperano di poterlo salvare. specificando il pericolo, il danno: s. una casa dall’incendio; s. da sicura morte; s. dalle onde. analogam., con riferimento ad animali: nell’inondazione una parte del bestiame poté essere salvata; le pecore sono state salvate a stento dall’assalto dei lupi. per estens., s. dal fallimento, dalla rovina, dal disonore, da un insuccesso, da uno scandalo, dal fare una brutta figura. con sign. più generico: è andato male nella prova scritta, ma la commissione ha deciso di salvarlo; per lo più con riferimento a risultati scolastici, ma anche con altri usi estens. le espressioni s. (e più com. salvarsi) per il rotto della cuffia; s. (o salvarsi) in extremis, e sim.; tutti gli indizî erano contro di lui, ma un testimone lo ha salvato. per la locuz. salvate le nostre anime, v. s.o.s. nel rifl., sottrarsi a un grave pericolo, mettersi in salvo, scampare alla morte: salvarsi dall’incendio, da un naufragio, da una polmonite; salvarsi in un disastro aereo, in un incidente stradale; l’aereo è precipitato ma il pilota è riuscito a salvarsi gettandosi col paracadute; salvarsi a nuoto; si è salvato a stento dall’assalto della folla; si sono salvati per miracolo. si salvi chi può!, grido di allarme in caso di estremo pericolo, lanciato da chi ha la responsabilità della vita di un gruppo affinché ciascuno provveda come può alla propria salvezza; anche, con uso estens. e scherz.: ecco il solito scocciatore: si salvi chi può! con valore iperb., difendersi, evitare: nessuno si salva dalle sue critiche, dalla sua maldicenza, dalla sua lingua; non c’è modo di salvarsi da tutte queste mosche, da queste zanzare; è difficile riuscire a salvarsi dai topi; hanno dato istruzioni per salvarsi dall’epidemia. talora anche col sign. di cercare o trovare scampo, riparo: mi sono salvato dalla pioggia riparandomi in un portone; durante il bombardamento si sono salvati in un rifugio. b. sottrarre a un pericolo o a un danno spirituale: s. dalla corruzione morale; s. o salvarsi l’anima (e nel rifl., con uso assol., salvarsi), sottrarsi alle pene dell’inferno, alla dannazione, procurarsi la salvezza spirituale. c. in invocazioni, chiedendo aiuto per la salvezza eterna oppure contro un pericolo attuale o eventuale: dio ci salvi da una guerra!; col cuore pieno di angoscia perché dio non c’era, continuava a ripetere: “signore, abbi pietà, salvami! insegnami, signore!” (pietro citati). come formula di augurio, dio ti salvi, anche col sign. estens. di scampare, proteggere: dio ti salvi da un cattivo vicino, e da un principiante di violino (prov. tosc.); nell’uso ant., dio ti salvi, dio vi salvi, anche come formula di saluto (cfr. l’ave maria nella versione italiana, che inizia col saluto dell’angelo alla vergine: dio ti salvi, o maria, piena di grazia ...). dell’uso ant. la formula deprecativa se dio mi salvi, per attestazione di verità: se dio mi salvi, questo è mal fatto (boccaccio). assol., e in forma ellittica, l’espressione pop. tosc. salvando, inserita con funzione di scongiuro nel discorso quando siano nominati il diavolo, la morte o altra cosa funesta, o nel dire qualcosa che potrebbe apparire come una profanazione: qui ci vorrebbe una notte arruffata, ... che ... paresse un casa-al-diavolo, salvando (giusti).
2. conservare sana, intatta una cosa, sottrarla alla rovina, alla distruzione, al pericolo che vada perduta, e sim.: s. la vita (scherz. o fam. s. la pelle); s. gli occhi, la vista; è rimasto ferito in varie parti del corpo ma almeno ha salvato il viso; è riuscito a s. dalle fiamme solo qualche oggetto; il capitano ha tentato in tutti i modi di s. la nave; s. la proprietà; s. il patrimonio artistico; s. la natura dall’inquinamento; bisogna tentare di s. i centri storici; e con riferimento a cose astratte: s. l’onore, la reputazione, il decoro; s. la libertà, la democrazia; s. i proprî diritti; s. capra e cavoli (v. capra). più genericam., impedire che una cosa subisca danno: s. le apparenze (v. apparenza) e con senso affine il più pop. s. la faccia (v. faccia, n. 1 c). anche, proteggere, difendere: e ’l fummo del ruscel di sopra aduggia, sì che dal foco salva l’acqua e li argini (dante); in partic., proteggere un oggetto con mezzi adatti a impedire il danno: s. il cancello dalla ruggine; s. le coperte dalle tarme. con accezione partic., in informatica, copiare i dati sui quali si sta lavorando su un supporto (la memoria di un elaboratore, un dischetto magnetico, o altro) allo scopo d’impedire che vadano perduti o cancellati per errore: s. un documento; anche usato assol.: ricordati di salvare (sottint. i dati) prima di spegnere il computer. nell’intr. pron., salvarsi, evitare un danno o la distruzione, la perdita, rimanere integro, e sim.: c’è stata la grandine e non si è salvata neanche una vite; nessuna delle vecchie case si è salvata nel terremoto; a correggere il suo compito con rigore, non se ne salverebbe una riga.
3. nel calcio, salvare o salvarsi, con riferimento a un giocatore, e in partic. al portiere, evitare in extremis che la squadra avversaria segni: s. il risultato; salvare sulla linea a portiere battuto; il portiere si è salvato in tuffo, in corner (v. corner). con sign. più generico, anche in altre competizioni che prevedono come risultato anche il pareggio, per significare che la parte in svantaggio è riuscita ad evitare la sconfitta; per esempio, nel gioco degli scacchi: il bianco si salva con lo scacco perpetuo.
4. mettere in serbo, serbare, conservare: ho salvato un po’ di formaggio per la cena; questa distanza misurerai rettamente, salvando in memoria il numero che essa conterrà (galilei); fig., s. la pancia per i fichi (v. fico2, n. 2). ◆ part. pass. salvato, talora con valore quasi aggettivale, come nel prov. uomo avvisato, mezzo salvato.
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Treccani...
Definizione di Hoepli
salvare
[sal-và-re]
(sàlvo)
a v.tr.
1. mettere in salvo, trarre da un pericolo: s. un naufrago; i medici sperano di salvarlo; s. qualcuno dalle onde, dall'incendio, dal terremoto; s. qualcuno dal fallimento, dalla rovina; il suo avvocato è riuscito a salvarlo dall'arresto; s. qualcuno dalla corruzione, dal disonore
|| salvare la vita, pop. salvare la pelle a qualcuno, sottrarlo a un pericolo mortale
2. estens. tutelare, proteggere, difendere: salvato per miracolo dalla bocciatura; cerca di salvarmi da quel seccatore; non c'è insetticida che ci possa s. dalle zanzare
|| Preservare, custodire: la zincatura salva il ferro dalla ruggine; non si riesce a s. gli abiti dalle tignole
|| Proteggere da un pericolo spirituale o corporale: s. qualcuno dal peccato, dal peccare
|| dio ti salvi!, formula di augurio; ant. formula di saluto
3. estens. conservare sano, intatto; preservare dalla distruzione o da un grave danno: s. la nave dal naufragio; cercava di s. il proprio patrimonio dalla prodigalità dei figli; s. l'onore, la reputazione, il decoro
|| fig. salvare capra e cavoli, conciliare abilmente due interessi opposti
|| salvare le apparenze, fare in modo che la gente non sappia qualcosa che danneggerebbe la propria rispettabilità
|| salvare la faccia, la forma, uscire con la maggiore dignità possibile da una situazione imbarazzante
|| inform registrare i dati in memoria, in modo che non vadano perduti
|| sport salvare la rete, la porta, di un portiere, eseguire una parata particolarmente difficile
4. region. mettere da parte, mettere in serbo: salvò alcune carte importanti in un cassetto; salvava i risparmi nel materasso
b v.rifl. salvàrsi
1. mettersi in salvo, trarsi da un grave pericolo: salvarsi a nuoto; salvarsi da un pericolo, dall'incendio, da una grave polmonite; salvarsi dal fallimento, dalla rovina, dal disonore
|| salvarsi in corner, nel calcio, difendere la porta mandando la palla in angolo; fig. trarsi da una situazione pericolosa all'ultimo momento
|| salvarsi in extremis, per il rotto della cuffia, all'ultimo momento, per un pelo
|| si salvi chi può!, grido d'allarme che il responsabile della vita di un gruppo di persone lancia in caso di imminente, inevitabile pericolo, perché ognuno cerchi di salvare la propria vita
2. trovare scampo, ripararsi, proteggersi: ci salvammo dal temporale in un fienile; quest'anno non riusciamo a salvarci dalle mosche
|| Evitare: si è salvato a stento dalla bocciatura
3. ass. raggiungere la salvezza dell'anima
c v.intr. pronom. salvàrsi
Di cosa, restare sano, intatto, evitare la distruzione: nulla si salvò dal terribile uragano
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Definizione di Garzanti linguistica
salvare
[sal-và-re]
a aus. avere
1. togliere dal pericolo; mettere in salvo; in particolare, sottrarre alla morte: salvare la vita a qualcuno; tutti i naufraghi furono salvati
2. difendere da un pericolo, preservare da un danno; mantenere integro, sano [+ da]: la vernice salva il metallo dalla ruggine; salvare l’onore, la reputazione
3. (inform.) registrare su supporto magnetico i dati presenti nella memoria di lavoro
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Etimologia
← lat. tardo salvāre, deriv. del class. sălvus ‘salvo’.
Termini vicini
salvapunte salvamotóre salvaménto salvaguàrdia salvaguardare salvagócce salvagènte salvadorégno salvadanàio salvacondótto salvàbile salva saluto salutìstico salutista salutismo salutìfero salutévole salute salutazióne salutatòrio salutare saluta salurètico salurèṡi salumifìcio salumière salumerìa salume salumàio salvaslìp salvaspàzio salvastrèlla salvatàggio salvatóre salvavita salvazióne salve salveregina salvézza sàlvia salviétta salvìfico salvo sàmara samàrio samaritano samba sambuca sambuco sammarinése samoano samoièdo samovàr sampàn sampdoriano sampièro sampietrino sampiètro sampling