Il lemma scónto

Definizioni

Definizione di Treccani

scónto
s. m. [der. di scontare]. –
1. l’operazione di scontare, estinzione totale o parziale di un debito, quasi soltanto nella locuz. avv. a sconto: le invio la somma di tremila euro a s. del mio debito; la locuz. a sconto è usata anche in senso fig., a espiazione del male commesso: devi accettare con rassegnazione le attuali sofferenze, a s. delle tue intemperanze trascorse.
2. diminuzione del prezzo, per lo più percentuale, concessa per ragioni particolari a singoli clienti o offerta a tutti in determinati periodi, per propaganda, per liquidazione dell’azienda, per smaltire scorte, ecc.: le cederò la merce con lo s. del 10 per cento; le sarei grato se mi accordasse qualche s.; non potrò farle che un piccolo sconto; s. di cassa, riduzione percentuale del prezzo, che può essere concessa dal venditore a chi paga in contanti o a chi paga in anticipo sulla consegna della merce.
3. nel linguaggio di borsa, diritto di sconto, facoltà concessa al compratore a termine di titoli di chiedere la consegna degli stessi prima della scadenza del termine mediante l’immediato pagamento del prezzo stabilito.
4. a. contratto quasi esclusivamente bancario, mediante il quale una parte (scontatore o scontante) corrisponde all’altra parte (scontatario o scontista), contro cessione di un credito o consegna di un titolo di credito, e salvo buon fine, una somma equivalente all’ammontare del credito o del valore del titolo ridotta dell’interesse sino al giorno della scadenza. per lo s. di una cambiale, v. cambiale², n. 1. b. differenza tra la somma di denaro che la banca scontante riscuoterà alla scadenza del credito e quella messa immediatamente a disposizione dello scontista, ossia l’interesse anticipatamente dedotto. c. percentuale di detta differenza rapportata al valore nominale del credito ceduto (o, di rado, alla somma netta versata allo scontista) e riferita ad anno commerciale (360 giorni) o civile (365), che più correttamente va denominata saggio o tasso di s., ma che nella pratica degli affari viene anche detta ellitticamente sconto; in analogia con quanto avviene per l’interesse (v. interesse, n. 1) si parla anche di s. semplice e di s. composto.

Leggi su Treccani...

Definizione di Hoepli

sconto
[scón-to]

s.m.
1. econ entità dell'interesse dedotto a chi paga un debito in anticipo, proporzionale al valore nominale e al tempo del pagamento anticipato
|| a sconto, a riduzione, come detrazione: le do intanto un anticipo a s. del mio debito
|| banc contratto mediante il quale una banca anticipa al cliente l'importo di crediti o titoli di credito, ridotto dell'interesse fino al giorno dell'effettiva scadenza: s. bancario
|| tasso di sconto, interesse praticato dalla banca centrale di un paese nei prestiti alle altre banche
|| comm riduzione, ribasso, abbuono su un importo da pagare: fare, praticare, accordare uno s. del 5% sul prezzo della merce; qui non si fanno sconti
2. fig. espiazione di un male commesso: questo sacrificio vada a s. dei miei peccati

Leggi su Hoepli...

Definizione di Garzanti linguistica

sconto
[scón-to]
pl. -i
1. diminuzione del prezzo praticata dal venditore all’acquirente; entità di questa variazione: fare, concedere uno sconto; un piccolo, un forte sconto; acquistare con il 25% di sconto, con uno sconto del 25% |sconto fiscale, riduzione o esenzione di un’imposta accordata a determinate categorie di contribuenti
2. deduzione di un importo da altro importo: vi invio questa somma a sconto del mio debito
3. (dir.) contratto con il quale la banca, previa deduzione di un interesse, anticipa al cliente l’importo di un credito verso terzi non ancora scaduto che le viene ceduto salvo buon fine; l’entità dell’interesse dedotto; l’operazione finanziaria che dà vita a questo contratto: chiedere, ottenere lo sconto di una cambiale

Leggi su Garzanti linguistica...

Etimologia

← deriv. di scontare.