Il lemma stravedére

Definizioni

Definizione di Treccani

stravedére
v. intr. [comp. di stra- e vedere] (coniug. come vedere; aus. avere). – vedere quello che non è, prendere un abbaglio (lo stesso, ma più efficace, che travedere): devi aver straveduto, non poteva essere lui. in senso fig., s. per qualcuno, stimarlo e valutarlo, per il grande affetto e attaccamento, in misura eccessivamente generosa, che riflette un giudizio non sereno e parziale: la madre stravede per il figlio, e non ne riconosce nemmeno i difetti più evidenti; più raram., s. per qualche cosa, esserne particolarmente attratto, prediligerla in sommo grado: da quando era piccolo stravede per il calcio; anche se non stravedo per il jazz, ascolto sempre volentieri una buona esecuzione.

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Definizione di Hoepli

stravedere
[stra-ve-dé-re] o travedere
(stravédo; si coniuga come vedére)

v.tr. e intr. (aus. avere)
Vedere ciò che non esiste, vedere in maniera distorta
|| fig. stravedere per qualcuno, volergli così bene o nutrire per lui una tale ammirazione da non poter essere imparziale nel giudicarlo: stravede per suo figlio; s. per un attore, per un campione sportivo

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Definizione di Garzanti linguistica

stravedere
[stra-ve-dé-re]
coniugato come vedere
a aus. avere
1. amare o ammirare moltissimo, anche al punto da giudicare con scarsa obiettività [+ per]: i genitori spesso stravedono per i figli
2. vedere anche ciò che non c’è; vedere qualcosa diversamente da com’è

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Etimologia

← comp. di stra- e vedere¹.