Il lemma tregènda

Definizioni

Definizione di Treccani

tregènda
s. f. [lat. *transienda «passaggio, via di transito» (der. di transire «passare»), attraverso un dialetto settentr.]. – convegno notturno di diavoli, di spiriti dannati, di streghe, che, secondo leggende popolari di origine nordica, si riuniscono di notte per compiere le loro malefiche operazioni. sono comuni le espressioni fig. un’atmosfera, un’aria, un ambiente da t., allucinante, che incute terrore; una notte da t., cupa, tempestosa, tragica. Raro il sign. di pandemonio, confusione, gran quantità di gente.

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Definizione di Hoepli

tregenda
[tre-gèn-da]

s.f.
1. lett. secondo alcune credenze popolari di origine nordica, convegno notturno di diavoli, di anime dannate e di streghe, che si riuniscono con fini malefici
2. fig. confusione chiassosa di molta gente: facevano una t. da rompere gli orecchi
|| notte di tregenda, notte di tuoni e fulmini, o di eventi spaventosi, drammatici

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Definizione di Garzanti linguistica

tregenda
[tre-gèn-da]
pl. -e
1. secondo credenze popolari nordiche, convegno notturno di streghe, diavoli e altri spiriti riuniti per compiere malefici |notte di tregenda, (fig.) cupa, tempestosa, piena di brutti presagi (anche in senso scherzoso)
2. (non com.) pandemonio, caos

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Etimologia

← lat. volg. *transiĕnda(m) ‘passaggio’, deriv. di transīre ‘passare attraverso’.