Il lemma velinaro

Definizioni

Definizione di Treccani

velinaro
agg. (iron.) che richiama lo stile di vita, il mondo dello spettacolo e delle veline; da rotocalco, da cronaca rosa. ◆ anche voi, stavolta ci mettete dentro la tv: solo che mentre [gabriele] muccino attacca la televisione velinara, voi salvate quella quizzarola. (simonetta robiony, stampa, 19 aprile 2003, p. 28, cultura & spettacoli) • accanto alle cafonate vip, ai flirt velinari e alle solite storie di volgare eloquenza, da tempo dagospia infila vicende di poltrone, giochi dell’opa, sussurri politici e fattoidi sull’informazione: (edmondo berselli, sole 24 ore, 1° giugno 2003, p. 31, cultura) • il prototipo del «calciatore velinaro», perché se [christian] vieri non è stato il primo, è stato il più importante tra quelli che hanno intrecciato pallone e paillettes. la sua fidanzata è quella che ha acceso, più di tutte, la fantasia maschile. però vieri non è così. (roberto perrone, corriere della sera, 10 gennaio 2006, p. 49, sport).
derivato dal s. f. velina con l’aggiunta del suffisso -aro.
già attestato nella stampa del 15 febbraio 1997, vercelli, p. 7 (giovanni barberis).

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Definizione di Treccani

velinaro
s. m. (f. -a) e agg. [der. di velina], spreg. –
1. s. m. (f. -a) giornalista che non basa i suoi articoli su fatti comprovati, ma riporta acriticamente le notizie che riceve, tramite veline, dai centri di potere; per estens., giornalista corrotto.
2. agg. conformistico o improntato a interessi di parte: informazione velinara.

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Definizione di Hoepli

velinaro
[ve-li-nà-ro]

s.m. (f. -ra)
giorn, gerg. giornalista che comunica le notizie conformandosi alle direttive del potere economico o politico

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