Il lemma vénti
Definizioni
Definizione di Treccani
vénti
agg. num. card. [lat. pop. tardo vĭnti, per il lat. class. vīgĭnti]. – due volte dieci, numero composto di due decine, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 20, in numeri romani xx): torno fra v. minuti; non ha ancora compiuto vent’anni; una casa alta quasi v. metri. sottintendendo un sostantivo: sono le sette e v. (minuti); andare per i v. (anni d’età); ci vediamo stasera alle v. (alle ore 20, cioè alle otto). sostantivato al sing., per indicare il numero (io vado per il v., nel gioco della tombola; abita al v., al numero 20), o il giorno del mese (è il v., oggi?), o l’anno di un secolo (la situazione politica intorno al v., al 1920, o anche, quando sia chiaro dal contesto, 1820, 1720, ecc.; analogam. gli anni venti, o venti, o ’20, il periodo compreso tra il 1920 e il 1929, o anche 1820-1829, ecc.). preceduto dall’art. un, con valore di «circa» (cfr. il più com. una ventina): devono essere un v. o poco più; a un v. passi di distanza. valore indeterminato e generico ha spesso nell’uso fam. e anche, talvolta, in testi letter., sia per dire parecchi (gliel’avrò detto v. volte), sia per indicare quantità limitata o scarsa: non avrà detto v. parole in tutta la serata; io non ci ho preso, per la fede mia, da quattro mesi in qua v. ducati (pulci). ◆ in composizione, per formare i numeri successivi: ventuno, ventidue, ... ventòtto, ventinòve; e per formare altri numeri: centovénti, ecc.
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Definizione di Hoepli
venti
[vén-ti]
a agg. numer. card. inv.
1. numero naturale composto di due decine, rappresentato nella numerazione araba da 20, in quella romana da xx
|| Quantità numerica composta da venti unità: c'erano v. uomini e v. donne; una diretta televisiva di v. ore; le pagine del quaderno sono v.; di queste mele ne voglio v.
|| si può apostrofare davanti ad anni: ha ormai vent'anni; non lo vedo da vent'anni
|| per anton. gli anni venti, gli anni che vanno dal 1920 al 1929
|| fam. venti volte, parecchie volte: ci sarò stato v. volte
2. (posposto a un s.) in una serie ordinata di elementi, che occupa il ventesimo posto in una pluralità: il canto v. del purgatorio; riassumere il capitolo v. dei “promessi sposi”; il giorno v. di ogni mese
3. in composizione con altri numeri semplici o composti, forma numeri superiori: ventuno, venticinque, trecentoventi, centoventimila
b come s.m. inv.
1. ell. il numero venti: giocare, estrarre il v.
|| Il ventesimo giorno di ciascun mese: ci vedremo il v. di giugno
|| le venti, le ore venti
|| il venti, il ventesimo anno di secolo; per anton. il 1920: è nato nel v.
2. il segno che rappresenta il numero venti: scrivere un v. in numeri arabi
3. ell. fucile di calibro venti: va a caccia con un v.
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Definizione di Garzanti linguistica
venti
[vén-ti]
numero naturale che corrisponde a due decine; nella numerazione araba è rappresentato da 20, in quella romana da XX: un albergo di venti stanze
♦ agg. num. ord. m. e f. invar.
(sempre dopo il nome) che in una serie occupa il numero venti: un trafiletto a pagina venti | sottintendendo il nome: le (ore) venti, le otto di sera
♦ n.m. invar.
1. il numero venti
2. le cifre o le lettere che lo rappresentano
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Etimologia
← lat. volg. *vĭnti, per il class. vigĭnti.
Termini vicini
ventèṡimo ventènnio ventènne ventennale ventatura ventata ventaròla ventare ventàglio ventagliàio ventàglia venóso venosino venire veniale vènia vengiare venezuelano veneziano veneziana vèneto venètico venereologìa venèreo vènere venerdì venerazióne venerare venerando venerabilità venticìnque venticinquennale venticinquènnio venticinquèṡimo ventièra ventilabro ventilare ventilatóre ventilatorista ventilazióne ventina ventino ventiquattrèṡimo ventiquattro ventiquattróre ventisettana ventisètte ventitré vènto vèntola ventolare ventósa ventosità ventóso ventràia ventrale ventralista ventrata vèntre ventrésca