Il lemma asclepiadèo

Definizioni

Definizione di Treccani

asclepiadèo
agg. e s. m. [dal lat. tardo asclepiadēum (metrum), gr. ἀσκληπιάδειον (μέτρον)]. – verso della metrica classica che prese il nome dal poeta greco asclepiade di samo (fiorito intorno alla fine del 3° sec. a. c.), noto nelle due forme di a. minore (schema: ⌣̲́⌣̲–́⌣⌣–́–́⌣⌣–́⌣⌣̲́), e a. maggiore (schema: ⌣̲́⌣̲–́⌣⌣–́–́⌣⌣–́–́⌣⌣–́⌣⌣̲́). nella metrica oraziana i due versi ricorrono in cinque diversi sistemi monostici o strofici tetrastici, chiamati rispettivam.: a. primo (costituito da tutti a. minori); a. secondo (tre a. minori e un gliconeo); a. terzo (due a. minori, un ferecrateo e un gliconeo); a. quarto (due gliconei alternati a due a. minori); a. quinto (costituito da tutti a. maggiori).

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Definizione di Hoepli

asclepiadeo
[a-scle-pia-dè-o] (pl. m. -dèi; f. -dèa, pl. -dèe)

a agg.
Del poeta greco Asclepiade: i carmi asclepiadei
|| metr di verso e di metro della poesia classica greca e latina, usati specialmente da asclepiade: verso a.
|| strofe, ode asclepiadea, formata di versi asclepiadei
b s.m.
ell., metr verso o metro asclepiadeo
|| asclepiadeo maggiore, verso di 16 sillabe formato di uno spondeo, tre coriambi e un giambo
|| asclepiadeo minore, verso di 12 sillabe formato di uno spondeo, due coriambi e un giambo

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Definizione di Garzanti linguistica

asclepiadeo
[a-scle-pia-dè-o]
f. -a; pl.m. -ei, f. -ee
si dice di un metro della lirica classica perfezionato dal poeta greco Asclepiade (secoli iv-iii a.C.)
♦ n.m.
pl. -i
(metr.) il verso asclepiadeo, che può essere minore o maggiore a seconda che sia formato da dodici o da sedici sillabe

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Etimologia

← dal lat. asclepiadēu(m), che è dal gr. asklēpiádeios.