Il lemma cacuminale

Definizioni

Definizione di Treccani

cacuminale
agg. e s. f. [der. del lat. cacumen -mĭnis «punta, cima»]. –
1. della cima, che sta in cima: zona c. di un rilievo, la sua parte più elevata.
2. consonanti c., o semplicem. cacuminali s. f. (dette anche retroflesse o invertite o cerebrali), quelle risultanti dall’applicazione della parte anteriore della lingua a un punto della volta del palato duro; è questa l’articolazione di ṭ, ṭh, ḍ, ḍh, ṇ, ṣ, nel sanscrito, e di dd nel siciliano, calabrese e sardo (beddu, cutieddu, turiddu, ecc.).
3. piante c., quelle che possono vivere al limite delle nevi perpetue e anche più in alto (per es., su rupi che d’estate restano scoperte): sono di norma piccolissime spermatofite perenni, e varie specie di muschi, epatiche e licheni.

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Definizione di Hoepli

cacuminale
[ca-cu-mi-nà-le] (pl. -li)

a agg.
1. lett. della cima: la parte c. del monte
|| Che si trova sulla cima: piante cacuminali
2. ling di consonante che si articola applicando la punta della lingua al palato anteriore
b s.f.
ell., ling consonante cacuminale

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Definizione di Garzanti linguistica

cacuminale
[ca-cu-mi-nà-le]
pl. -i
1. (ling.) si dice di suono che si articola appoggiando la parte anteriore della lingua alla volta del palato: consonanti cacuminali, presenti in alcuni dialetti italiani (p.e. il suono corrispondente a dd nel siciliano cavaddu ‘cavallo’)
2. (bot.) si dice di pianta che vive al limite delle nevi perenni e anche oltre sulle rocce affioranti
3. (non com.) della cima, che sta in cima: zona cacuminale di un monte

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Etimologia

← deriv. del lat. cacūmen -mĭnis ‘cima’.