Il lemma calìgine

Definizioni

Definizione di Treccani

calìgine
s. f. [dal lat. caligo -gĭnis]. –
1. a. stato particolare dell’atmosfera la cui trasparenza è fortemente ridotta dalla presenza di finissimo pulviscolo (polvere desertica, ceneri vulcaniche, ecc.), sospeso in quantità molto superiore alla normale. b. per estens., nebbia, vapori dell’aria in genere: il sole tardo ne l’invernale ciel le c. scialbe vincea (carducci). la parola è usata anche in senso fig., per indicare ottenebramento (della mente, dello spirito) e sim.: purgando la c. del mondo (dante), cioè il peccato che offusca l’anima.
2. region. Fuliggine.

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Definizione di Hoepli

caligine
[ca-lì-gi-ne]

s.f. (pl. -ni)
1. sospensione nell'aria di polveri, di piccolissime particelle secche che la rendono opalescente
2. vapore denso, nebbia; fumo: la c. dei gas di scarico offuscava l'aria
|| dial. fuliggine
3. fig. offuscamento, tenebra, oscurità
|| Ottenebramento delle facoltà mentali: i miei pensieri erano avvolti dalla c.

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Definizione di Garzanti linguistica

caligine
[ca-lì-gi-ne]
pl. -i
1. sospensione nell’aria di particelle solide secche (polvere, fumo ecc.) che la rendono opalescente | nebbia o fumo denso; foschia | fuliggine
2. nell’antica terminologia medica, oscuramento della vista
3. (lett.) tenebra spirituale; stato di decadenza

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Etimologia

← dal lat. caligĭne(m).