Il lemma calére

Definizioni

Definizione di Treccani

calére
v. intr. impers. [lat. calēre «esser caldo», quindi «eccitarsi, stare in apprensione»] (usato soprattutto nella 3^a persona sing. cale preceduto da negazione; rare altre forme, come il cong. càglia e il pass. rem. calse), ant. – importare, stare a cuore: quando altrui non cale de’ nostri alti parenti, a te ne caglia (leopardi); siccome poco v’è caluto di costui che tanto mostravate d’amarlo, così vi carrebbe vie meno di me (novellino). sono ancora in uso, nel linguaggio letter., le espressioni mettere, tenere (qualcosa) in non cale, trascurare, non darsi pensiero.

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Definizione di Hoepli

calere
[ca-lé-re] (dif., usato solo in alcune forme: [egli] càle; caléva o caléa; càlse; calerà; càglia; calerèbbe o carrèbbe; calésse; calèndo; calènte; calùto)

v.intr. impers. (aus. avere)
raro, lett. importare, premere, stare a cuore
|| avere, mettere, tenere in non cale una cosa, non curarsene, non darsene pensiero

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Definizione di Garzanti linguistica

calere
[ca-lé-re]
si usa quasi soltanto la terza persona sing. del pres. indic. (cale), preceduta da negazione; rari il pass. rem. calse, il congiunt. càglia, il ger. calèndo
(lett.) interessare, stare a cuore: non ti cal d’allegria, schivi gli spassi (LEOPARDI Il passero solitario 14)

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Etimologia

← lat. calēre ‘esser caldo’, quindi ‘essere allarmato, in apprensione’.