Il lemma cascame

Definizioni

Definizione di Treccani

cascame
s. m. [der. di cascare]. –
1. ciascuno dei frammenti che si separano da un prodotto industriale durante la sua lavorazione, come le filacce e i viluppi di fibre che rimangono in varie fasi della filatura e della tessitura, i ritagli della carta, la segatura e i trucioli del legno, ecc.; per lo più al plur.: cascami di cotone, di lana, di seta, ecc.
2. estens. prodotto di eccesso: cascami di energia elettrica, energia prodotta in periodi in cui v’è minore richiesta (per es. nelle ore notturne) e che viene ceduta a basso prezzo.
3. fig. Opera letteraria o artistica di scarso valore rispetto alla restante produzione dell’autore.

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Definizione di Hoepli

cascame
[ca-scà-me]

s.m. (pl. -mi)
1. residuo, scarto di materia lavorata industrialmente, spesso riutilizzabile per prodotti secondari: cascami di lana, di seta, di cotone, di legno
2. fig. la parte o l'aspetto meno pregiato della produzione di un artista o di un movimento culturale: un'esposizione di pittura fatta di cascami ottocenteschi

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Definizione di Garzanti linguistica

cascame
[ca-scà-me]
pl. -i
1. aspetto di secondaria importanza o di cattiva qualità di un fenomeno: i cascami di un’ideologia totalitaria
2. residuo della lavorazione industriale di alcuni materiali: cascami di metallo, di seta

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Etimologia

← deriv. di cascare.