Il lemma cultura
Definizioni
Definizione di Treccani
cultura
s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. kultur]. –
1. a. l’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza, rielaborandole peraltro con un personale e profondo ripensamento così da convertire le nozioni da semplice erudizione in elemento costitutivo della sua personalità morale, della sua spiritualità e del suo gusto estetico, e, in breve, nella consapevolezza di sé e del proprio mondo: formarsi una c.; avere, possedere una discreta c.; uomo di grande, di media, di scarsa c.; gli uomini di cultura. in senso più concr., e collettivo, l’alta c., quella che si acquisisce attraverso gli studî universitarî, e le persone stesse (laureati o docenti) che ne sono gli esponenti; analogam., il mondo della c., gli ambienti culturalmente più elevati. b. l’insieme delle conoscenze relative a una particolare disciplina: avere c. letteraria, musicale, artistica; possedere una ricca c. storica, filosofica; c. classica, che riguarda la storia, la civiltà, la letteratura e l’arte dei popoli antichi, soprattutto greci e latini. con riferimento a più discipline, ma sempre in senso limitativo (come insieme di nozioni, estese ma non approfondite): formarsi, avere una c. generale; ampliare la propria cultura. nel linguaggio socio-politico, diffondere la c. nel popolo, nelle masse, frasi che esprimono l’esigenza o il programma di una diffusione a livello popolare di un tipo di cultura medio, standardizzato e uniforme, destinato al consumo nel tempo libero ma concepito anche come mezzo di elevazione sociale. in partic., c. di massa, espressione (di origine statunitense) con cui si indica un tipo di cultura medio, diffuso dai moderni mezzi di comunicazione di massa – stampa, radio, televisione, cinema, ecc. – prodotto con scopi prevalentemente commerciali e di intrattenimento, standardizzato e uniforme, destinato al consumo nel tempo libero ma concepito anche come mezzo di innalzamento sociale di larghi strati popolari tradizionalmente esclusi dalla fruizione dei beni culturali. c. complesso di conoscenze, competenze o credenze (o anche soltanto particolari elementi e settori di esso), proprie di un’età, di una classe o categoria sociale, di un ambiente: c. contadina, c. urbana, c. industriale; la c. scritta e la c. orale; le due c., quella umanistica e quella scientifica, soprattutto in quanto si voglia (o si volesse in passato) rilevare insensibilità e ignoranza negli scienziati per i problemi umani e negli intellettuali per i concetti e i problemi della scienza. d. complesso delle istituzioni sociali, politiche ed economiche, delle attività artistiche, delle manifestazioni spirituali e religiose, che caratterizzano la vita di una determinata società in un dato momento storico: la c. italiana del quattrocento; la c. illuministica o dell’illuminismo; la storia della c. di un popolo.
2. in etnologia, sociologia e antropologia culturale, l’insieme dei valori, simboli, concezioni, credenze, modelli di comportamento, e anche delle attività materiali, che caratterizzano il modo di vita di un gruppo sociale: c. primitive, c. evolute; la c. delle popolazioni indigene dell’australia; la c. degli incas.
3. in archeologia e storia dell’arte, c. materiale, tutti gli aspetti visibili di una cultura e di una civiltà, quali i manufatti urbani, gli utensili della vita quotidiana e gli oggetti artistici.
4. con ulteriore ampliamento della semantica, e conseguentemente degli usi lessicali, del termine e della connessa fraseologia (ampliamento dovuto principalmente allo sviluppo degli studî di sociologia e al crescente interesse per i problemi sociali), il termine stesso è passato a indicare genericamente, nella letteratura, nella pubblicistica e nella comunicazione di questi ultimi anni, l’idealizzazione, e nello stesso tempo la scelta consapevole, l’adozione pratica di un sistema di vita, di un costume, di un comportamento, o, anche, l’attribuzione di un particolare valore a determinate concezioni o realtà, l’acquisizione di una sensibilità e coscienza collettiva di fronte a problemi umani e sociali che non possono essere ignorati o trascurati. si è parlato, e si parla, così, di una c. della vita ma insieme anche di una c. della morte; di una c. del lavoro, e insieme, ma con ottica diversa, di una c. della povertà, o di una c. dell’assenteismo; di una c. della pace, della solidarietà, dell’altruismo, del dialogo (per es. tra le diverse religioni) e all’opposto di una c. del profitto, della tangente o addirittura della mafia; di una c. ecologica o ambientale, che è soprattutto acquisizione di coscienza e rispettoso comportamento per tutto ciò che concerne l’ambiente; di una c. del turismo, per significare sia l’importanza data, di un determinato paese, ai problemi e allo sviluppo del turismo, sia l’abitudine a praticarlo in un territorio più o meno ampio; di una c. di governo, quella indispensabile per poter governare; di una c. dell’accoglienza, quella che dimostra di saper rispondere, con progetti di reale, partecipe inserimento dell’elemento straniero nel tessuto sociale e culturale dei paesi ospitanti, ai nuovi assetti multiculturali e alle esigenze che ne sono conseguite; e così via. esempî, tutti questi, che possono essere classificati sotto la triplice ripartizione, che talora viene enunciata, di una c. ideologica, una c. materiale, una c. comportamentale.
5. a. coltivazione, allevamento (come variante del più com. coltura): vestigi di cultura per la campagna (leopardi); al plur., luoghi coltivati: partendosene per andare alle proprie abitazioni e culture i contadini (guicciardini). b. c. fisica, l’esecuzione costante e ordinata di quegli esercizî fisici che contribuiscono a un armonico sviluppo del corpo. c. ant. culto religioso: di religione gentile era, e alla c. degli idoli massimamente dato (belcari). ◆ con i sign. di «coltivazione, allevamento» è usato anche come secondo elemento di parole composte, meno frequente della variante -coltura (v.).
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Definizione di Hoepli
cultura
[cul-tù-ra]
1. arricchimento delle facoltà intellettuali individuali, perseguito attraverso l'acquisizione critica di cognizioni ricavate dallo studio e dall'esperienza: farsi una c.; avere una buona c.
|| Complesso delle cognizioni e delle esperienze che, assimilate criticamente, contribuiscono a determinare tale arricchimento: vasta, solida, profonda, scarsa c.; un uomo di grande c., di c. superficiale
|| ass. uomo di cultura, colto, dedito agli studi
2. complesso delle cognizioni relative a un campo del sapere o a una determinata disciplina: c. artistica, scientifica, filosofica, storica
|| cultura generale, conoscenza non approfondita di varie discipline
|| cultura classica, fondata sulle conoscenza dell'età greca e romana
|| cultura umanistica, fondata sulla conoscenza delle lingue e delle letterature classiche
3. complesso delle acquisizioni, delle esperienze, dei comportamenti che caratterizzano il tipo e il grado di sviluppo delle qualità intellettuali e morali di un determinato ambiente, di un determinato gruppo sociale, di una determinata epoca: la c. borghese, aristocratica; la c. medievale; la c. toscana del cinquecento; la c. cinese; la c. greco-romana
4. istruzione: è difficile trovare lavoro senza un minimo di c.; diffondere la c. tra le classi meno agiate
5. estens. complesso delle persone che rappresentano il gruppo intellettualmente più avanzato di una determinata società: il mondo della c.; il maggior rappresentante della c. cittadina
6. non com. la cura del corpo
|| cultura fisica, complesso degli esercizi atti a fortificare il corpo, correggendone i difetti; culturismo
SIN. ginnastica
7. etnol complesso delle istituzioni collettive di un gruppo etnico, con riferimento ai costumi, alle tradizioni, alle tecniche e ai manufatti: culture primitive; la c. patagonica
|| cultura popolare, complesso dei valori e dei costumi di un gruppo sociale, trasmesso di solito oralmente, che costituisce un fattore determinante di integrazione del gruppo stesso
|| cultura di massa, complesso dei prodotti e degli oggetti di consumo, prodotti in serie per soddisfare i gusti e le richieste della massa
8. ant., non com. coltivazione del terreno; allevamento di animali; coltura
|| spec. al pl. terreno coltivato
-cultura
⇨ -coltura
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Etimologia
← dal lat. cultūra(m), deriv. di cŭltus, part. pass. di colĕre ‘coltivare’; nel sign. antropologico, per influsso del ted. kultur.
Termini vicini
cultüale cultro cultràrio cultóre culto cultivàr cultismo cult culo culmo cùlmine culminazióne culminare culminale cullata cullare culla culinàrio culdoscopìa culbianco culattóne culatta culatèllo culata culaco culàccio cui cugino cuginanza cùfico culturale culturalismo culturalìstico culturismo culturista cumano cumarina cumène cumino cumòlo cumulàbile cumulare cumulativo cumulazióne cùmulo cuna cuneato cuneése cuneifórme cùneo cunétta cunìcolo cunicoltóre cunicoltura cunnilìngio cunta cuòcere cuòco cuoiàio cuoiame