Il lemma dado
Definizioni
Definizione di Treccani
dado
s. m. [lat. datum «dato», con cui si indicò prima il getto del dado e il complesso dei punti fatti, poi il dado stesso]. –
1. cubetto di osso, avorio, legno, ecc., con incisi sulle sei facce, progressivamente, i numeri da 1 a 6 (rappresentati, nei dadi moderni, da punti neri o colorati), in modo che le cifre delle facce opposte, sommate, diano sempre 7; è usato fin dall’antichità per varî giochi d’azzardo. il gioco dei d. si svolge normalmente con due dadi (raramente con tre) che, dopo essere stati agitati entro un bossolo, vengono lasciati cadere sopra una tavola; vince chi ottiene la cifra maggiore, sommando i numeri delle facce superiori scoperte. oggi si usano anche altri tipi (per es. quattro dadi portanti sulle facce i segni e le figure del poker, ecc.). locuzioni: giocare ai d. o a dadi, fare ai d., tirare i d.; fig.: il d. è tratto (v. alea iacta est), per significare che non si può più ritornare indietro da una decisione presa, da un’azione incominciata; lasciar correre il d., lasciare che la cosa cammini da sé.
2. qualunque oggetto di forma cubica; in partic.: a. ciascuno dei cubi di legno con le facce di vario colore, recanti numeri, lettere dell’alfabeto, figure o parti di figura, per gioco istruttivo di bambini che devono variamente comporli. b. cubetto di estratto di carne, misto in varia misura con sostanze vegetali, che serve a preparare brodo e minestre (il nome, in commercio, si accompagna di solito con quello della ditta produttrice): dadi per brodo, e fare il brodo di (o con i) dadi; minestra di dadi. c. nella tecnica, elemento metallico di forma varia (per lo più un prisma quadrato o esagonale), nel quale è ricavato un foro filettato, che, accoppiandosi alla vite, serve a collegare fra loro varî elementi di una struttura: vite a dado; stringere, avvitare il dado. d. ant. proiettile di piombo a sezione quadrata usato per caricare tromboni e schioppi a mitraglia; fu usato anche per i cannoni. e. fior., ant. tortura (detta anche della stanghetta) usata fino al sec. 18° nei giudizî penali, e consistente nello stringere tra due tasselli di ferro, concavi, una caviglia della persona interrogata. anche, ciascuno dei tasselli. f. membratura architettonica di forma parallelepipeda che costituisce il vivo del piedistallo di colonne o pilastri e che negli ordini architettonici classici, sia dell’antichità sia del rinascimento e dei secoli successivi, risulta delimitata dalla base e dalla cimasa del piedistallo stesso. ◆ dim. dadino, dadolino, dadétto; spreg. dadùccio; accr. dadóne; pegg. dadàccio.
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Definizione di Hoepli
dado
[dà-do]
1. piccolo cubo di varia materia recante sulle sei facce una numerazione progressiva, con punti colorati da 1 a 6, usato generalm. in coppia con un altro simile per vari giochi, spesso d'azzardo: il gioco dei dadi; giocare ai, a dadi
|| trarre, tirare i dadi, gettarli sulla tavola dopo averli agitati nel bossolo o nel pugno; fig. tentare la sorte
|| fig. il dado è tratto, la decisione è irrevocabilmente presa
2. estens. oggetto di forma cubica o a base quadrata
|| a dadi, a cubetti: tagliare il prosciutto a dadi; estens., non com. a scacchi: una camicia a dadi
3. arch parte del piedistallo, a forma di parallelepipedo, delimitata in alto dalla cimasa e in basso dallo zoccolo
4. gastron estratto di carne, vegetali e spezie in forma di cubetto o di tavoletta: un brodo di d.
5. mecc prisma metallico, a sezione quadrata o esagonale, con un foro centrale filettato, che si avvita su un'asticina cilindrica, analogamente provvista di filettatura, per realizzare una fermatura o un collegamento: vite a d.; stringere il d. della vite
‖ dim. dadìno; dadétto; dadùccio
|| accr. dadóne
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Definizione di Garzanti linguistica
dado
[dà-do]
pl. -i
1. cubetto che ha su ciascuna delle facce un numero dall’uno al sei, rappresentato da punti disposti in modo convenzionale; si usa, per lo più in coppia, in vari giochi d’azzardo o per decidere qualcosa a sorte: giocare a dadi; tirare i dadi, lanciarli per fare una giocata | il dado è tratto, si dice in riferimento a cosa o impresa incominciata e dalla quale non è più possibile tirarsi indietro dim. dadino, accr. dadone
2. qualsiasi oggetto a forma di piccolo cubo: tagliare la carne, il prosciutto a dadi | (gastr.) cubetto o tavoletta a base di estratto di carne, pesce, vegetali, usato per preparare brodi o per insaporire minestre, sughi ecc.: brodo di dado
3. (archeol.) blocco di pietra che serve da base alla colonna; piedistallo di una statua
4. (tecn.) piccolo prisma a sezione esagonale o quadrata munito di un foro filettato che si accoppia con una vite per costituire un bullone
5. in alpinismo, lo stesso che blocchetto
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Etimologia
← prob. lat. volg. dătu(m) ‘cosa gettata’, propr. part. pass. di dăre.
Termini vicini
daddovéro dadaista dadaismo dada dacron dacriocistite dacriocisti dacoromèno daco dacnomanìa dàcia dacché daccapo daccanto dabbène dabbenàggine dabbasso da czèco czarda czar cyclette cyborg cyberspazio cyberpunk cuvée cutter cutréttola cutireazióne dadòforo dadolata daffare dafne dàfnia daga dagherrotipìa dagherròtipo dagli dai dàimio dàino daiquiri dàlia dallato dàlmata dalmàtica dalmàtico daltònico daltonismo dama damare damascare damascato damascatura damascèno damaschinare damaschinatóre damaschinatura