Il lemma èmulo

Definizioni

Definizione di Treccani

èmulo
s. m. (f. -a) [dal lat. aemŭlus, di etimo oscuro]. – chi emula, competitore, rivale (ma per lo più in cose giudicate positivamente): farsi, essere e. di qualcuno nella gloria, nella virtù, nella potenza, ecc.; non temeva i suoi emuli. talora con senso peggiorativo, avversario, invidioso: le critiche maligne dei suoi emuli. anche, chi è pari in merito, valore, capacità, ecc.: non aveva emuli; non è facile trovare emuli da contrapporre alla grandezza di dante. per estens., di cosa che deriva da spirito di emulazione: i suoi compagni egregi, che d’e. furor l’essempio accese (T. Tasso).

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Definizione di Hoepli

emulo
[è-mu-lo]

agg. e s.m. (f. -la)
Che, chi cerca di uguagliare o imitare qualcuno o qualcosa: essere e. di un compagno
|| non com. nemico, antagonista

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Definizione di Garzanti linguistica

emulo
[è-mu-lo]
f. -a; pl.m. -i, f. -e
chi emula, per lo più in cose nobili e degne (ma a volte si dice anche di antagonista accanito, invidioso); chi è uguale a qualcuno in merito, abilità, valore ecc.: Pietro Bembo fu emulo di Petrarca; non avere emuli, non essere uguagliato da nessuno
♦ agg.
f. -a; pl.m. -i, f. -e
(lett.) che è generato da spirito di emulazione: i suoi compagni egregi / che d’emulo furor l’esempio accese (TASSO G.L. XX, 56)

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Etimologia

← dal lat. aemŭlu(m).