Il lemma gravità
Definizioni
Definizione di Treccani
gravità
(ant. gravitate) s. f. [dal lat. gravĭtas -atis, der. di gravis «grave»]. –
1. in fisica, tendenza dei corpi materiali a cadere verticalmente al suolo, dovuta all’attrazione che la terra esercita su di essi; più propriam., la forza (detta anche forza di g. o forza peso) che provoca tale caduta, risultante dell’attrazione gravitazionale terrestre (diretta, con buona approssimazione, verso il centro di massa della terra) e della forza centrifuga (normale all’asse della terra), conseguenza della rotazione terrestre; anche l’accelerazione (accelerazione di g.) determinatata da tale forza. g. artificiale, l’accelerazione centrifuga prodotta artificialmente per ovviare alla mancanza della forza peso, per es. in veicoli e stazioni spaziali. nella tecnica, apparecchi, impianti o dispositivi a g., quelli che sfruttano la forza peso per il funzionamento o per l’equilibrio: impianto di termosifone a g., cassetta di scarico a g., diga a gravità.
2. a. la qualità e il fatto d’essere grave, duro a sopportarsi: g. di un rimprovero; più spesso, di cosa che sia in sé un grave male o produca effetti materialmente o moralmente dannosi: g. di una disgrazia, di un incidente, di una perdita, di una colpa, di un reato, di un’offesa. b. condizione che desta preoccupazione o annuncia pericolo: g. di una malattia, di una ferita; notizie di una certa g.; g. della situazione politica, militare; non mi nascondo la g. del momento. c. importanza, serietà: g. di un provvedimento; la g. degli indizî; fu persuaso dalla g. di quegli argomenti. d. ant. dolore, pesante tormento: e li atti e li sembianti ched i’ foe son come d’om che ’n gravitate more (cino da pistoia).
3. riferito a persona, dignità austera, compostezza solenne, atteggiamento o espressione di grande serietà: parlare con molta g.; g. di aspetto, di portamento; mi colpì la g. del suo sguardo. anche nell’arte: la g. dei personaggi di una tragedia; figure atteggiate a una maestosa g.; g. di stile, sostenutezza.
4. In musica, la qualità propria dei suoni gravi, cioè bassi.
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Definizione di Hoepli
gravità
[gra-vi-tà]
1. fis tendenza dei corpi a cadere verticalmente al suolo per effetto dell'attrazione terrestre: legge, forza di g.; centro di g.
2. carattere di chi, di ciò che è grave, doloroso, molesto, preoccupante: la g. di una ferita, di una disgrazia; la g. di un'offesa, di un rimprovero
3. fig. importanza, serietà: la g. di un indizio, di una prova, di un provvedimento; la g. di un discorso, di una situazione
4. fig. serietà, autorevolezza, dignità: un uomo di una g. esagerata
|| Austerità, fierezza: la g. dell'aspetto; muoversi, parlare con g.
|| estens. solennità: la g. dello stile, della forma
SIN. sostenutezza, imponenza
5. fig. di suono, l'essere grave, basso, profondo
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Etimologia
← dal lat. gravitāte(m), deriv. di grăvis ‘grave’.
Termini vicini
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