Il lemma kāshēr
Definizioni
Definizione di Treccani
kāshēr
‹kaašèer› (anche kašer ‹kašèr› e, nella pron. degli ebrei ashkenaziti, košer o kōshēr ‹kòšer›) agg., ebr. – propriam., idoneo, giusto, puro, termine con cui sono qualificati i cibi permessi agli ebrei perché conformi alle prescrizioni rabbiniche, in contrapp. ai cibi ṭaref (v.), che sono quelli non consentiti: carne, vino k., ecc.; sono considerati kāshēr, per es., i ruminanti a unghia flessa e piede biforcuto, i pesci con pinne e squame (e, all’opposto, ṭaref i molluschi, i crostacei, i piccoli volatili). il termine è spesso adattato in ital in kashèr; per estens., si parla anche di ristoranti kasher, di macellerie k., e con ulteriore estens. di persona k., osservante delle prescrizioni ebraiche (o, metaforicamente, persona buona).
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Definizione di Hoepli
kasher
o kosher
Di cibo puro dal punto di vista rituale, secondo la legge religiosa ebraica
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Definizione di Garzanti linguistica
kasher
nella religione ebraica, si dice di ogni cibo ritualmente puro, conforme ai precetti biblici
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Etimologia
← voce ebr.; propr. ‘giusto, adatto’.
Termini vicini
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