Il lemma male
Definizioni
Definizione di Hoepli
male1
[mà-le]
a avv. (si può troncare in mal, spec. in posizione proclitica; compar. di maggioranza pèggio, superl. malìssimo, pessimamènte)
1. in modo non giusto, non conforme al senso morale, alla giustizia, alle convenzioni sociali: agire, comportarsi, pensare, rispondere m.
|| abituarsi male, avere, prendere cattive abitudini
|| dire male di qualcuno, sparlarne
|| trattare male qualcuno, con durezza
CONT. bene
2. in modo non soddisfacente, non rispondente alle aspettative: mangiare, dormire m.
|| bene o male, in un modo o nell'altro
|| di male in peggio, andando a peggiorare progressivamente
|| essere ridotto male, essere male in arnese, in cattive condizioni
|| finire male, avere cattivo esito; fig. mettersi su una brutta strada; morire in circostanze particolarmente violente o dolorose
|| mettersi male, riferito a situazione, svolgersi in modo da lasciar prevedere un insuccesso o un pericolo
|| non essere male, essere discreto: questo dolce non è m.
|| restare, rimanere male, deluso, contrariato
|| sentirsi male, avere un malore
|| stare male, di persona, non essere in salute; di cosa, non adattarsi bene, stonare
|| trovarsi male, a disagio in un certo ambiente o in una certa situazione
|| vestire male, in modo inelegante, con cattivo gusto
CONT. bene
3. in modo non perfetto: una cravatta che si adatta m. alla giacca
|| scrivere, leggere, ricordare, suonare male, non correttamente
CONT. bene
4. (con valore di negazione) non, non del tutto: studia mal volentieri; mal si adatta alla nuova vita
b come inter.
Esprime disapprovazione, biasimo: sei di nuovo in ritardo, m.!
‖ dim. malìno; malùccio
|| pegg. malàccio
male2
[mà-le] lett., poet. mal
(pl. -li)
a s.m. (solo sing. nei sign. 1 e 2)
1. ciò che è contrario al bene, all'onestà, alla giustizia: commettere, fare il m.; indurre, spingere al m.; distinguere il m. dal bene
|| Colpa, peccato: c'è il m. in tutto ciò che fa
|| il genio del male, persona particolarmente malvagia
2. ciò che è dannoso, svantaggioso, inopportuno: la sua assenza è un m. per tutti noi
|| andare a male, di cibi, deteriorarsi
|| aversene, prendersela a male, offendersi, risentirsi
|| fare del male a qualcuno, nuocergli, procurargli un danno
|| mettere male, seminare discordia
|| parlare a fin di male, per danneggiare qualcuno
|| portare male, portare sfortuna
|| volere male a qualcuno, detestarlo
|| fam. non c'è male, va abbastanza bene: “come va?” “non c'è m., grazie”
CONT. bene
3. sventura, avversità: i mali che hai passato sono stati troppi
4. dolore, sofferenza fisica e morale: mal di testa, mal di pancia; mal d'amore, mal di nostalgia
|| fare male a qualcuno, procurargli un dolore fisico o morale: le tue parole mi fanno m.
|| farsi male, ferirsi, procurarsi un dolore, spec. fisico
5. bot patologia vegetale
|| male bianco, malbianco
|| pop. male dell'inchiostro, malattia che colpisce il castagno, dovuta a un fungo delle saprolegnacee
6. med malattia: mal di cuore, mal di fegato
|| mal caduco, l'epilessia
|| mal di mare, d'auto, d'aria, malesseri provocati dal movimento o dall'oscillazione di un'imbarcazione, di un'automobile o di un aeroplano
|| mal francese, sifilide
|| mal sottile, tisi
|| mal di testa, emicrania
|| eufem. brutto male, male inguaribile, tumore
b agg.
ant. cattivo
|| PROV. chi è causa del suo mal pianga se stesso, chi si crea una situazione sfavorevole deve subirne le conseguenze rimproverando se stesso
|| PROV. mal comune, mezzo gaudio, quando una circostanza spiacevole coinvolge più persone, diventa più facilmente sopportabile
|| PROV. non tutto il m. viene per nuocere, in un evento negativo possono esserci anche risvolti positivi
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Definizione di Garzanti linguistica
male
[mà-le]
spesso troncato in mal davanti alla parola a cui si riferisce; compar. peggio, superl. malissimo o pessimamente
1. in modo non buono, non giusto; non in conformità con la morale o le convenzioni sociali: trattare male una persona, un animale; comportarsi, agire, rispondere male |parlare, dire male di qualcuno, dire cose spiacevoli sul suo conto, diffamarlo |pensare male di qualcuno, averne un cattivo concetto
2. in modo non soddisfacente, non conveniente, non rispondente alle aspettative: dormire, mangiare, vederci male; risolversi, cominciare, riuscire male |andare male, procedere, riuscire in modo contrario a quanto si era sperato: gli affari vanno male; l’esame è andato male |finire male, avere cattivo esito; riferito a persona, mettersi su una cattiva strada o anche fare una brutta morte |vedere male, (fig.) considerare, giudicare sfavorevolmente |mettersi male, lasciar prevedere una soluzione sfavorevole o un fallimento: la cosa si sta mettendo male |restare, rimanere male, deluso e insoddisfatto |prendere male qualcosa, non affrontarla convenientemente, lasciarsene sopraffare; anche, risentirsi per qualcosa: le ho detto di no e l’ha presa male |trovarsi male, a disagio |sentirsi male, essere colto da malore |vestire male, in modo trasandato o inelegante |star male, non essere adatto, conveniente; peggiorare l’aspetto; essere malato o indisposto: sta male parlare con la bocca piena; questo vestito ti sta male; ha mangiato troppo e ora sta male |non esser male, (fig., fam.) essere discreto, abbastanza bello: quel film non è male
3. in modo imperfetto: la radio funziona male; parlare male, in modo non corretto | in modo maldestro: dipingere, lavorare, nuotare male | in modo spiacevole, sgradevole: nella miseria si vive male dim. malino, pegg. malaccio
4. come negazione, non, non completamente: è una soluzione che mal si concilia con le nostre necessità
♦ inter.
esprime disapprovazione o rammarico: il lavoro non è ancora finito? Male!
♦ n.m.
pl. -i
1. il contrario del bene, cioè la mancanza o la negazione del bene; in particolare, tutto ciò che si oppone alla virtù, all’onestà, che viola o compromette l’equilibrio spirituale o morale ed è perciò oggetto di condanna o di riprovazione: tendere al male; fare, commettere, fuggire il male; le forze del male |che male c’è?, non c’è nulla di male, si dice per controbattere un giudizio di riprovazione che si ritiene ingiusto | (relig.) principio fondamentale del manicheismo, insieme a quello del bene
2. cosa non buona, inutile o inopportuna; danno, svantaggio, sventura: non sarà male avvertirlo; il suo arrivo è stato un male per noi |fare male, agire in modo sbagliato; provocare malessere, dolore; dolere: hai fatto male a parlare; non bevo latte perché mi fa male; mi fa male la testa, un dente |fare del male a qualcuno, nuocergli |augurare il male, ogni male a qualcuno, lanciargli maledizioni |volere male a qualcuno, odiarlo |non c’è male, abbastanza bene: «Come stai?» «Non c’è male» | (prov.) non tutto il male vien per nuocere, anche da un fatto o una situazione negativa può derivare qualche vantaggio
3. sofferenza, dolore, malattia: mal di denti; mal di testa; male alle orecchie, alla pancia |male del secolo, malattia grave e diffusa che colpisce un determinato secolo | entra nel nome di diversi disturbi legati al movimento che si subisce su mezzi di trasporto: mal d’auto, mal d’aereo; mal di mare
4. entra nel nome di malattie di animali o di piante: mal rossino; mal vinato
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Garzanti linguistica...
Etimologia
← lat. măle, avv., deriv. dell’agg. mălus ‘cattivo’.
Termini vicini
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