Il lemma pènżolo

Definizioni

Definizione di Treccani

pènżolo
agg. e s. m. [forse lat. *pèndiolus, der. di pendēre «pendere»]. –
1. agg., ant. pendente, penzolante: si volse per prendere la scala p. (d’annunzio).
2. s. m. a. cosa che pende dall’alto; in partic., l’insieme di due o più grappoli d’uva pendenti da uno stesso tralcio, o appesi in luogo asciutto per conservarli, o anche un insieme di frutta o di ortaggi appesi a grappolo: un p. di sorbe, di pomodori. b. nell’attrezzatura navale, pezzo di cavo di canapa o di acciaio, con una o con ambedue le estremità foggiate a occhio (gassa), adoperato per collegamenti varî.

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Definizione di Hoepli

penzolo
[pèn-ẓo-lo]

a agg.
Penzolante, pendulo: frutti penzoli
b s.m.
1. cosa che penzola, spec. di uno o più grappoli d'uva che penzolano da uno stesso tralcio
2. mar pezzo di fune, di cavo con i due estremi foggiati a occhio e forniti di ganci o moschettoni, usato per collegare due cose insieme

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Definizione di Garzanti linguistica

penzolo
[pèn-ʒo-lo]
f. -a; pl.m. -i, f. -e
(antiq.) che pende, penzolante
♦ n.m.
pl. -i
1. cosa che penzola; in particolare, insieme di più grappoli che pendono da uno stesso tralcio
2. (mar.) pezzo di cavo di canapa o d’acciaio con una o ambedue le estremità con occhielli o ganci per consentire collegamenti

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Etimologia

← forse lat. volg. *pendiŏlu(m), deriv. del lat. pendēre ‘pendere’.