Il lemma tacére
Definizioni
Definizione di Treccani
tacére
v. intr. e tr. [lat. tacēre] (pres. tàccio, taci, tace, tacciamo, tacéte, tàcciono; pres. cong. tàccia, ecc.; pass. rem. tàcqui [ant. tacètti], tacésti, ecc.; part. pass. taciuto). –
1. intr. (aus. avere) non parlare, o non parlare più; può indicare quindi sia l’astensione continuata dal parlare, cioè un prolungato silenzio, sia la cessazione del parlare, cioè il passaggio dal parlare al silenzio. in partic.: a. stare, restare zitto: ha la lingua lunga, e non sa t.; non sei capace di t. neppure un momento?; a volte, bisogna saper t.; taci e ascolta; non sapendo che cosa rispondere, tacque; per quanto tentassero in tutti i modi di farlo parlare, continuava a t.; chi tace acconsente (cui talora si aggiunge e si contrappone: e chi non parla non dice niente), noto prov. di cui si trova un precedente in una delle regulae iuris contenute nel liber sextus di bonifacio viii: qui tacet, consentire videtur. con sign. più ampio, non esprimersi, non rispondere in nessun modo, né a voce, né per scritto, né con alcun altro mezzo di comunicazione: l’ho scongiurata di rispondermi, di avvisarmi in qualche modo, ma continua a t., non si fa viva. con sign. più specifici, astenersi dal parlare o serbare il silenzio relativamente a determinate cose: fino a oggi ho taciuto, ma ora parlerò; se sai qualche cosa, non devi t.; ti conviene t., se vuoi aver salva la pelle; sopportare in silenzio, senza protestare o ribellarsi: per troppo tempo ho taciuto, ora è il momento di far valere i miei diritti; bisogna mandar giù anche questa e t.; è doloroso dover subire le sue prepotenze e tacere. b. cessare di parlare, di dire: tacette allora, e poi comincia’ io (dante); ciò detto, tace, e la risposta attende (t. tasso); detto questo, tacque, e si guardò intorno per osservare l’effetto delle sue parole. fare silenzio, smettendo di parlare o di chiacchierare: tacete voi due, e state attenti alla spiegazione; basta, taci una buona volta!; in tono di riprensione o con ira: taci, incosciente, che non sai quello che dici!; lei taccia, imbecille! c. con fare causativo, imporre il silenzio, far smettere di parlare: fai t. i ragazzi, mi disturbano; fallo t. quel brontolone! in usi letter., nell’uno e nell’altro sign. può essere rafforzato con la particella pron.: e, quasi contentato, si tacette (dante); ond’ei si tacque, veggendo in voi finir vostro desio (petrarca).
2. intr. (aus. avere), estens. e fig. a. riferito a voci di animali, a suoni e rumori di strumenti e di cose varie, e agli animali, agli strumenti, alle cose stesse che li producono, non farsi sentire, o non farsi più sentire: il canto delle allodole, il gracidio delle rane, tacque all’improvviso, o le allodole, le rane tacquero all’improvviso; i tamburi tacquero, e l’acrobata cominciò il suo pericoloso esercizio; nelle prime sei battute i violini tacciono, e cantano solo i violoncelli; l’artiglieria, la mitragliatrice ora taceva; a quell’ora tarda, nell’officina tutto taceva, non si udiva alcun rumore. in partic., riferito alla natura o a luoghi abitati, essere immerso nel silenzio: la campagna intorno taceva, illuminata dal chiarore lunare; quando intorno è spenta ogni altra face, e tutto l’altro tace (leopardi); di elementi naturali, e in partic. del vento, cessare ogni movimento e rumore, esser quieto, calmo: or che ’l ciel e la terra e ’l vento tace (petrarca); ogni aura tace al suo parlar divino (poliziano); quando tacciono i venti fra le torri (foscolo). b. non dire nulla, non dare notizie, elementi d’informazione, norme, in alcune frasi tipiche: le fonti contemporanee (o i documenti del tempo) tacciono su questi avvenimenti; su quest’argomento la legge tace. con sign. più particolari, nel linguaggio poet.: la bestia sanza pace, che, venendomi ’ncontro, a poco a poco mi ripigneva là dove ’l sol tace (dante), nella selva oscura, dove non penetra e non splende il sole; già nella mente tace ogni ombra del passato (giusti), è scomparso, si è dileguato ogni ricordo. c. con fare causativo, far cessare un rumore, una voce, un sentimento, ecc.: far t. il cannone, l’artiglieria nemica; far t. i morsi della fame, il rimorso, la voce o i rimproveri della coscienza; far t. l’opposizione, la stampa libera. nell’uso letter., rafforzato con la particella pron.: il sinistro ululare delle sirene finalmente si tacque; per che quella sì grata un giorno ... cetra si tace ...? (parini).
3. tr. omettere di dire, passare sotto silenzio, non menzionare, tenere segreto: raccontò ogni cosa, tacendo però i nomi dei suoi compagni; perché mi hai taciuto la verità?; credo che ci abbia taciuto la circostanza più importante; gli ho confessato tutto, senza tacergli nulla; né io altressì tacerò un morso dato da un valente uomo secolare a uno avaro religioso (boccaccio); anche seguito da prop. oggettiva (con di o che): perché mi hai taciuto d’averlo incontrato o che l’avevi incontrato? come formula di preterizione: cesare taccio che per ogni piaggia fece l’erbe sanguigne di lor vene (petrarca). talora equivale a sottintendere, sottacere: in proposizioni ellittiche, può essere taciuto il soggetto o il predicato.
4. l’infinito viene spesso sostantivato, col valore generico del verbo (di solito nella sua funzione di intransitivo) o col sign. di «silenzio»: lo suo tacere e ’l trasmutar sembiante puoser silenzio al mio cupido ingegno (dante); un bel tacer non fu mai scritto, noto prov., che è prob. da interpretare: «la bellezza del saper tacere non è mai stata lodata abbastanza» (cfr. anche i versi del metastasio: un bel tacer talvolta ogni dotto parlar vince d’assai). mettere a (o in) tacere, fare in modo che non si parli più di una data cosa: mettere a t. uno scandalo. ◆ part. pres. tacènte, letter. o raro, anche come agg., col sign. di «silenzioso»: nella tacente notte, alla fredda ombra (Alamanni).
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Definizione di Hoepli
tacere
[ta-cé-re]
(tàccio, -ci, -ce, taciàmo, tacéte, tàcciono; tacévo, tacevàmo, tacévano; tàcqui, tacésti, tàcque, tacémmo, tacéste, tàcquero; tacerò, tacerài, tacerànno; congiunt. pres. tàccia, taciàmo, taciàte, tàcciano; tacéssi; tacerèi; tàci, tàccia, taciàmo, tacéte, tàcciano; tacèndo; tacènte; taciùto)
a v.intr. (aus. avere)
1. stare zitto: davanti all'accaduto non seppe fare altro che t.
|| Evitare di parlare: sulla disgrazia ricordati di t.
|| mettere a tacere qualcuno, rimbeccarlo bruscamente riducendolo al silenzio: lo ha messo a t. rinfacciandogli le sue responsabilità
|| mettere a tacere qualcosa, soffocarne l'eventuale risonanza: mettere a t. uno scandalo
|| tacere di qualcosa, non nominarla
CONT. dire, parlare
2. cessare di parlare, fare silenzio: dopo l'ennesima predica, finalmente tacque; non vi sopporto più, tacete!
3. non rivelare nulla, omettere di riferire notizie: il complice era stato costretto a t.; su quell'avvenimento la stampa ha taciuto
CONT. rivelare, riferire
4. estens. non palesare; mantenere la riservatezza: con lui puoi confidarti, sa t.
|| Sopportare in silenzio: abbiamo taciuto per anni ma adesso vogliamo quello che ci spetta
5. fig. cessare di produrre rumore, essere silenzioso: le armi tacciono; i mandolini tacevano; fate t. quel confusionario
|| Di ambienti naturali, essere immerso nel silenzio: tutto intorno la natura tace
6. fig. cessare, smettere, spegnersi: far t.la fame; far t. la protesta prima che si espanda
|| lett. di elementi non fonici, essere assente, non manifestarsi
b v.tr.
1. non rendere noto: tacqui i miei problemi per non essere accusato di vittimismo
|| Non rivelare: tace i nomi dei suoi complici
2. tralasciare: tacque alcuni particolari insignificanti
|| Sottintendere: in questo caso si può t. il soggetto
|| Nascondere: ha saputo t. la sua delusione
c v.intr. pronom. tacérsi
lett. rimanere in silenzio
d come s.m. inv.
Silenzio: questo t. è estenuante
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Definizione di Garzanti linguistica
tacere
[ta-cé-re]
io tàccio, tu taci, egli tace, noi taciamo, voi tacéte, essi tàcciono; pass.rem. io tàcqui (ant. tacètti), tu tacésti, egli tàcque, noi tacémmo, voi tacéste, essi tàcquero; congiunt.pres. io, tu, egli tàccia, noi tacciamo, voi tacciate, essi tàcciano; part.pass. taciuto
a aus. avere
1. non parlare; stare zitto: non sapendo cosa dire, tacque | non protestare, non ribellarsi: ha sopportato e taciuto troppo a lungo | non esprimersi: a questo riguardo la legge tace | non rispondere: l’ho pregato di scrivermi, ma lui tace | (prov.) chi tace acconsente
2. smettere di parlare, di chiacchierare: tacete, vi prego! |far tacere la voce della coscienza, i morsi della fame, reprimerli
3. smettere di farsi sentire: tace ogni rumore | essere calmo, tranquillo: di notte la campagna tace
♦ v.tr.
a aus. avere
non dire, non rivelare; omettere, tralasciare [+ di, che]: tacere la verità; tacere un particolare; ha taciuto di essere sposato, che era sposato
♦ n.m. invar.
silenzio | (prov.) un bel tacer non fu mai scritto, il silenzio non è mai lodato abbastanza
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Etimologia
← lat. tacēre.
Termini vicini
taccüino taccóne tacconare tàccolo tàccola tacco tacciare tacciàbile tàccia tacchino tacchétto tacchettìo tacchettare tàcchete tacchéggio taccheggiatóre taccheggiare taccato taccata taccare taccamacca taccagno tacca TAC tabulazióne tabulatrice tabulatóre tabulato tabulàrio tabulare tacheometrìa tacheomètrico tacheòmetro tachicardìa tachicàrdico tachifagìa tachigrafìa tachìgrafo tachilalìa tachimetrìa tachimètrico tachìmetro tachióne tachipèssi tachipnèa tachipsìchico tachisintògrafo tachisme tachistoscòpio tacitaménto tacitare tacitiano tacitismo tàcito taciturno tackle taco taekwondo tafanare tafanàrio