Il lemma captare

Definizioni

Definizione di Treccani

captare
v. tr. [dal lat. captare, intens. di capĕre «prendere»]. –
1. cercare di ottenere, di fare proprio con accortezza: c. la benevolenza di qualcuno.
2. a. derivare, trarre a sé una cosa, per sfruttarla o devolverla a particolari fini: c. le acque di un fiume (v. anche cattura, n. 3); c. l’energia elettrica. b. ricevere i segnali emessi da una stazione trasmittente, intercettare una trasmissione, e per estens. ricevere un segnale radio, acustico, ottico, ecc.: c. una segnalazione nemica. fig., avvertire, percepire: c. il pensiero, le intenzioni di qualcuno.

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Definizione di Hoepli

captare
[cap-tà-re] (càpto)

v.tr.
1. cercare di ottenere, procurarsi con accortezza: c. la benevolenza dei superiori
SIN. cattivarsi
2. cogliere: in quella confusione non sono riuscito a c. le sue parole
|| fig. intuire, capire: ho captato subito le sue intenzioni
3. riuscire a prendere qualcosa per poterla sfruttare, spec. in attività agricole o industriali: c. le acque di un fiume; c. l'energia elettrica
4. telecom ricevere, intercettare con apposito apparecchio le onde di una stazione trasmittente: c. una stazione radio

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Definizione di Garzanti linguistica

captare
[cap-tà-re]
a aus. avere
1. intercettare per mezzo di un apparecchio ricevente le onde elettromagnetiche emesse da una trasmittente radiofonica, televisiva o telegrafica: captare l’SOS di una nave
2. cogliere al volo, intuire: captare uno sguardo, un pensiero
3. cercare di ottenere, di procurarsi, di assicurarsi qualcosa: captare la benevolenza altrui
4. riuscire a trarre a sé, a catturare qualcosa al fine di utilizzarla: captare l’acqua di un fiume, l’energia solare

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Etimologia

← dal lat. captāre, intensivo di capĕre ‘prendere’.