Il lemma castigamatti

Definizioni

Definizione di Treccani

castigamatti
(tosc. gastigamatti) s. m. [comp. di castigare e matto¹]. – propr., bastone con cui un tempo si metteva ordine nei manicomî; è termine usato scherz. per indicare qualsiasi strumento di castigo, bastone, frusta, ecc. che possa servire a ridurre alla ragione chi mostra poco senno, e, più genericam., una punizione efficace: ha bisogno del c.; ci vorrebbe il castigamatti. anche, persona che con l’aspetto minaccioso o con mezzi e maniere dure sa costringere all’obbedienza: è arrivato il c.!; verrà il castigamatti.

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Definizione di Hoepli

castigamatti
[ca-sti-ga-màt-ti]

s.m. inv.
1. st bastone che si usava nei manicomi per mantenere l'ordine
2. estens., scherz. strumento per punire gente riottosa
3. fig. rimedio efficace per tenere a freno, per ricondurre alla ragione, all'obbedienza: la fame è un buon c. (bacchelli)
|| scherz. persona energica, autoritaria, capace di far rispettare l'ordine e la disciplina

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Definizione di Garzanti linguistica

castigamatti
[ca-sti-ga-màt-ti]
1. (scherz.) strumento di punizione per chi si dimostra ribelle a qualsiasi ragione
2.
anche f.
persona che conosce i mezzi e i modi per costringere alla disciplina anche i più riottosi: è arrivato il castigamatti!
3. (ant.) bastone usato un tempo dai sorveglianti nei manicomi

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Etimologia

← comp. di castigare e il pl. di matto¹.