Il lemma castigato

Definizioni

Definizione di Treccani

castigato
agg. [part. pass. di castigare]. –
1. corretto, senza errori, irreprensibile, detto di lingua, stile, libro, scrittore e sim.: scrivere in una prosa c.; un autore molto c.; ma anche con riferimento alla morale: edizione c., purgata di tutto ciò che può offendere la morale o la religione.
2. morigerato, che segue le leggi della morale e della convenienza: vita c.; costumi castigati; abito c., scollatura castigata. ◆ avv. castigataménte, in modo castigato, cioè corretto, irreprensibile, sotto l’aspetto linguistico o morale: parlare, scrivere, comportarsi, vivere, vestirsi castigatamente.

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Definizione di Hoepli

castigato
[ca-sti-gà-to]

agg. (part. pass. di castigàre)
1. punito: i ragazzi premiati e quelli castigati
2. corretto, privo di difetti: una prosa castigata, uno stile c.
3. che non offende la morale, che è esente da volgarità: libro, linguaggio c.
|| Morigerato: vita castigata
|| edizione castigata, edizione purgata delle parti ritenute offensive della morale, della religione e sim.
CONT. licenzioso

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Definizione di Garzanti linguistica

castigato
[ca-sti-gà-to]
di castigare
♦ agg.
f. -a; pl.m. -i, f. -e
1. che ha rispetto della morale corrente, in particolare di quella sessuale o religiosa: spettacolo castigato |vita castigata, morigerata, irreprensibile
2. corretto, emendato da errori; sobrio, misurato (detto di stile, di linguaggio): prosa castigata
3. privato di passi che contrastino con quanto si ritiene conveniente per la morale corrente (detto di testi scritti): edizione castigata

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