Il lemma decènza

Definizioni

Definizione di Treccani

decènza
s. f. [dal lat. decentia, der. di decens -entis «decente»]. – convenienza, decoro, pudore, intesi non solo come sentimento individuale ma, più, come esigenza etica collettiva che si ha l’obbligo di rispettare: vestire, parlare, comportarsi con d.; peccare contro la d.; offendere la d.; reati contro la pubblica d., in diritto, quelli consistenti nel compiere, in luogo pubblico o aperto al pubblico, atti o nell’usare parole che offendono il comune sentimento di costumatezza, o anche nel vendere, distribuire o esporre in pubblico scritti, disegni, videoregistrazioni o altri oggetti contrarî alla pubblica decenza. con accezione e uso partic., oggi desueto, luogo o gabinetto di d., la latrina.

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Definizione di Hoepli

decenza
[de-cèn-za] ant. decenzia

s.f.
Carattere di chi, di ciò che è decente: la d. degli atti, delle parole
|| Conformità alle regole della dignità, del decoro, del pudore: agire, vestire, parlare con d.
|| luogo, gabinetto di decenza, latrina

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Definizione di Garzanti linguistica

decenza
[de-cèn-za]
pl. -e
l’essere decente; conformità alle regole di decoro, convenienza e pudore che sono ritenute fondamentali nelle consuetudini e nelle norme etiche di una collettività: atti contro la pubblica decenza; decenza di linguaggio

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Etimologia

← dal lat. decentĭa(m), deriv. di dĕcens -ĕntis ‘decente’.