Il lemma panìccia

Definizioni

Definizione di Treccani

panìccia
s. f. [lat. tardo panĭcium «panìco; migliaccio»] (pl. -ce), tosc. – materia liquida, piuttosto densa e molle come una farinata; di solito in frasi spreg.: questa minestra è diventata una p.; anche con qualche uso fig. di poltiglia: se mi capita fra le mani, ne faccio una p., lo riduco in p.; è uno di quelli che volevano buttar giù il re e far p., non soltanto della gente come noi, ma di tutta l’opposizione (pratolini). con varianti, la parola è viva in alcuni dialetti con i sign. di farinata, minestra di miglio o di panìco (v. anche panizza).

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Definizione di Hoepli

paniccia
[pa-nìc-cia]

s.f. (pl. -ce)
1. tosc. impasto molle simile a farinata; poltiglia
|| fig. fare paniccia di qualcuno, massacrarlo
2. gastron in piemonte, risotto con fagioli, cavoli e salumi
|| In Liguria, polenta di farina di ceci

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Definizione di Garzanti linguistica

paniccia
[pa-nìc-cia]
pl. -ce
1. poltiglia |fare paniccia di qualcosa, spappolarla: Erano scogli acuminati e neri... che avrebbero fatto paniccia della sua carne e delle sue ossa (VIANI)
2. (region. tosc.) farinata | (region. lig.) polenta di farina di ceci, detta anche panizza

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Etimologia

← lat. tardo panicĭu(m), per il class. panīcu(m) ‘panico’.