Il lemma parènteṡi
Definizioni
Definizione di Treccani
parènteṡi
s. f. [dal lat. tardo parenthĕsis, gr. παρένϑεσις «inserzione», der. di παρεντίϑημι «inserire», comp. di παρά «presso», ἐν «in» e τίϑημι «porre»]. –
1. parola o frase che s’interpone nel discorso, interrompendone il senso e talora anche il costrutto, per aggiungere un chiarimento o una precisazione, per fare un’osservazione, un rinvio (anche alle note a piè di pagina), per una momentanea digressione, e sim.; è generalm. racchiusa nella scrittura fra due segni speciali, ad arco di cerchio (v. oltre, al n. 3). più genericam., qualsiasi inciso o digressione che interrompa la continuità del discorso: fare, aprire, chiudere una p.; a questo punto, mi si permetta di aprire una p.; chiudiamo la p., e riprendiamo l’argomento principale; una breve, lunga p.; quando parla, non riesce mai a seguire il filo del discorso, ma fa una p. dietro l’altra (o dentro l’altra).
2. fig. intervallo più o meno lungo di tempo, caratterizzato in genere da un particolare avvenimento o da una serie di avvenimenti, che interrompe il normale svolgimento di un periodo storico, della vita o dell’attività di una persona, di una serie di azioni legate fra loro, ecc.: la p. napoleonica; la triste p. della guerra; la p. fascista interruppe le tradizioni democratiche del nostro paese; quei giorni hanno costituito una lieta p. nella mia vita; nelle p. del suo quotidiano lavoro si dedica allo studio delle lingue.
3. ciascuno dei due segni grafici entro cui viene incluso l’inciso nella scrittura, rappresentati da due archi di cerchio ( ), detti propr. p. tonde: scrivere tra p.; mettere una parola, una frase in p. (o tra p. o entro p.); p. aperta, p. chiusa, rispettivam. il primo e il secondo della coppia di segni grafici (e analogam. aprire, chiudere una p.); anche in senso fig.: sia detto fra p., introducendo un discorso incidentale. di altra forma e con uso e sign. particolari: p. quadre [ ], usate nelle citazioni per includere parole (o parti di parola) che non appartengono al testo, nelle edizioni critiche per includere parole che l’editore ritiene interpolate, nel presente vocabolario per racchiudere l’etimologia dei varî lemmi e, con valore diverso, in altri casi; p. ad angolo o uncinate ‹ ›, usate soprattutto nelle edizioni critiche per racchiudere integrazioni congetturali a un testo mutilo o che si ritiene tale e, nel presente vocabolario, per racchiudere la trascrizione fonetica dei lemmi, quando questa sia necessaria; p. graffe o a graffa { }, usate per racchiudere una espressione letterale o numerica, spesso con valore specifico nelle varie discipline. in matematica e nelle sue applicazioni, si usano parentesi per raggruppare i monomî di un polinomio o in un’operazione; così, per es., le parentesi tonde nella scrittura a(b+c) raggruppano i due monomî b e c che vanno addizionati e la cui somma va poi moltiplicata per a, o nella scrittura (a+b)n indicano l’elevamento alla potenza n della somma a+b. nel caso, assai frequente, che in un’espressione ci sia la necessità di varî raggruppamenti e di varie operazioni, esiste una gerarchia delle p., secondo la quale queste sono ordinate, partendo dalle operazioni da fare per prime e terminando con quelle da fare per ultime, in tonde, quadrate e graffe.
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Definizione di Hoepli
parentesi
[pa-rèn-te-ṣi]
1. frase che si inserisce in un periodo, con un senso distinto e un proprio costrutto, allo scopo di aggiungere un chiarimento o un commento al discorso: fare una p.
|| Digressione, inciso: chiusa la p., riprendiamo il filo del discorso
2. ciascuno dei due segni grafici entro cui si racchiude una parentesi: mettere una frase fra p.; aprire, chiudere la p.; p. tonda, quadrata, graffa, uncinata
|| tra parentesi, per inciso
|| mat ciascuno dei segni grafici che indicano l'ordine di esecuzione delle operazioni di un'espressione
3. fig. intervallo di tempo che interrompe il corso normale di fatti o vicende: la tragica p. della guerra; questo viaggio è proprio una bella p.
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Definizione di Garzanti linguistica
parentesi
[pa-rèn-te-ʃi]
1. ciascuno dei due segni che racchiudono una parte di discorso sintatticamente autonoma; anche, ciascuno dei segni che vengono usati in espressioni matematiche per rappresentare un ordine di esecuzione in operazioni successive: parentesi tonde, quadre, graffe
2. espressione sintatticamente autonoma che si interpone in un testo o in un discorso per chiarire meglio o precisare un’idea o per fare un rinvio, una limitazione, una riserva ecc.; inciso: fare, aprire, chiudere una parentesi
3. intervallo di tempo in cui s’interrompe il normale svolgersi di una attività, di un ciclo di fatti ecc.: la parentesi delle vacanze
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Etimologia
← lat. tardo parenthĕsi(m), che è dal gr. parénthesis ‘interposizione, inserzione’, deriv. di parentithénai ‘inserire’.
Termini vicini
parenterale parentèla parènte parentali parentale parentado parenètico parèneṡi parenchimatóso parenchimàtico parènchima paremiòlogo paremiologìa paremiògrafo paremiografìa paremìa parèlio paregòrico paréggio pareggiatura pareggiatóre pareggiato pareggiare pareggiaménto pareggiàbile parécchio pardon! pardo parco parchìmetro parentètico parèo parére parèrgo parèṡi paresteṡìa paretàio paréte paretiano parètico paretimologìa paretimològico pargoleggiare pargolétto pàrgolo pari parìa parietale parietària parìfica parificare parigina parigino parìglia parigrado pariménti pariniano pàrio paripennato parisìllabo