Il lemma parisìllabo

Definizioni

Definizione di Treccani

parisìllabo
agg. [comp. di pari¹ e sillaba]. –
1. di sostantivo o aggettivo che, nella flessione, ha ugual numero di sillabe nel nominativo e nel genitivo, soprattutto con riferimento alla declinazione latina (per es.: canis canis; pater patris; silvester silvestris, ecc.); anche come s. m.: i p. della terza declinazione.
2. nella metrica, di verso che ha numero di sillabe pari (come, per es., il senario, l’ottonario, il decasillabo). ◆ nell’uno e nell’altro sign., si contrappone a imparisillabo.

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Definizione di Hoepli

parisillabo
[pa-ri-sìl-la-bo]

a agg.
1. ling di parola che presenta un uguale numero di sillabe tanto nel nominativo quanto nel genitivo, in partic. nella declinazione latina e greca
2. metr di verso formato da un numero pari di sillabe, come il senario e il decasillabo
b s.m.
1. ling, ell. parola parisillaba
2. metr, ell. verso parisillabo
CONT. imparisillabo

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Definizione di Garzanti linguistica

parisillabo
[pa-ri-sìl-la-bo]
f. -a; pl.m. -i, f. -e
1. (metr.) si dice di verso che ha un numero pari di sillabe, come il senario, l’ottonario, il decasillabo ecc.
2. nella grammatica greca e in quella latina, si dice di nome che nella declinazione, passando dal nominativo agli altri casi, non cambia il numero delle proprie sillabe (p.e. măre măris)

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Etimologia

← comp. di pari e sillaba.