Il lemma passeròtto

Definizioni

Definizione di Treccani

passeròtto
s. m. [dim. di passero]. –
1. passero giovane, di nido o che cominci appena a volare: il pigolio dei passerotti. anche in similitudini: timido come un p., sembra un p.; o come epiteto vezz. di bambini piccoli, vieni qui, passerotto della mamma. con accezione generica, passero adulto: gettare ai p. le briciole di pane.
2. fig. a. non com. sproposito, svista, granchio, errore di stampa: fare, prendere un p. (detto forse così per la facilità con cui si possono prendere i passerotti dal nido). b. Tipo di indovinello scherzoso consistente in una domanda che fa pensare a una soluzione difficile, mentre la risposta è ovvia e lapalissiana (per es.: «Che cosa fa un asino al sole?» «Fa ombra»; «Che cosa facevano i Romani quando pioveva?» «Lasciavano piovere»).

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Definizione di Hoepli

passerotto
[pas-se-ròt-to]

s.m.
1. dim. di “pàssero”
2. passero di nido o appena atto al volo
|| fig., vezz. bimbo: questo è il mio p.
3. fig. svista, granchio: fare, prendere un p.
|| Errore di stampa: un giornale pieno di passerotti
4. fig. indovinello scherzoso che sembra difficile e la cui soluzione si rivela invece di una semplicità elementare
‖ dim. passerottìno

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Definizione di Garzanti linguistica

passerotto
[pas-se-ròt-to]
pl. -i
1.
f. -a; pl. -e
passero giovane | appellativo affettuoso usato tra innamorati o rivolgendosi a bambini
2. (non com.) sproposito, errore di stampa
3. (non com.) indovinello la cui soluzione, apparentemente difficile, è invece assai semplice

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Etimologia

← propr. dim. di passero.