Il lemma sapóre
Definizioni
Definizione di Treccani
sapóre
(ant. o dial. savóre) s. m. [lat. sapor -ōris, der. di sapĕre «avere sapore»]. –
1. ciascuna delle sensazioni specifiche del gusto, provocata dal contatto delle sostanze alimentari con i chemiorecettori linguali; si distinguono quattro sapori fondamentali: il dolce, che viene percepito con maggior sensibilità sulla punta della lingua, l’amaro, alla base, l’acido ai margini, e il salato in modo pressoché uguale su tutta la superficie gustativa. più oggettivamente, il carattere organolettico proprio delle sostanze capaci di suscitare sensazioni gustative: avere, non avere sapore; avere molto, poco, nessun s.; essere senza s.; specificando: avere un buon s., un s. gradevole, un cattivo s.; s. dolce, amaro, salato, acido, aspro, soave, delicato, forte, piccante, disgustoso, nauseante; una bevanda di s. dolciastro; sostanza di odore e s. caratteristici; il s. tipico della banana; il caviale ha un s. molto particolare; senti che delizioso s. quest’insalata!; giudicare, riconoscere una sostanza dal s.; dare s. a un cibo, renderlo saporito, gustoso; sentire il s. di una vivanda, assaggiarla, gustarla (in senso fig., far sentire il s. delle legnate, del bastone e sim., picchiare, bastonare).
2. in senso fig.: a. tono dell’espressione, parlata o scritta, che esprime un particolare sentimento o atteggiamento: le sue parole avevano un s. amaro; questa domanda ha un s. sarcastico; sentivo nelle sue frasi un s. di accusa; complimenti di s. dolciastro; più genericam., carattere dell’espressione, spec. con riguardo allo stile di un autore, di un’opera letteraria o artistica: la sua prosa ha un s. arcaico; pittura di s. preraffaellita; musica di s. romantico. b. vivacità, espressività e, in genere, capacità di avvincere chi legge o ascolta: una storiella piena di s.; versi senza s.; scherzi, complimenti privi di s., insipidi, sciocchi; spettacolo che non ha nessun s.; chi lodava il cielo di monza, chi discorreva, con gran sapore, della gran figura ch’essa [gertrude] avrebbe fatta là (manzoni). dar sapore, rendere gustoso, piacevole, attraente, interessante: quelle battute danno s. alla commedia; qualche pettegolezzo dà s. alla conversazione; è l’imprevisto che dà s. alla vita.
3. in senso concr.: a. al plur. sapori (o più comunem. odori), nell’uso region., nome generico delle erbe aromatiche che si usano aggiungere alle vivande per insaporirle. b. antica denominazione di alcuni tipi di salse e condimenti, rimasta in uso in qualche regione nella variante dial. savore (v.).
4. in fisica delle particelle elementari, uno dei numeri quantici che distinguono i quark (v.). ◆ dim., fam., saporino: un delizioso saporino; senti che saporino!; pegg. saporàccio, sapore cattivo, disgustoso.
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Definizione di Hoepli
sapore
[sa-pó-re]
ant., dial. savore
1. sensazione, più o meno gradevole, provocata dal contatto di sostanze, spec. commestibili, con gli organi del gusto: un s. forte, amaro, sgradevole, piccante, nauseabondo, dolce, buono, cattivo
2. estens. qualità delle sostanze che provocano tale sensazione: mi piace il s. dei frutti esotici; questo cibo è senza s.; medicine dal s. di limone; dare s. alla minestra aggiungendo del sale
3. fig. sfumatura di tono con cui si manifestano determinate sensazioni o sentimenti: le sue parole avevano un s. amaro; un'atmosfera di s. romantico
|| ass. capacità di suscitare interesse, di incuriosire, di piacere: uno spettacolo senza s.; il rischio dà s. alla vita
4. gastron al pl. odori, erbe aromatiche impiegate in cucina per arricchire il gusto dei cibi
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Definizione di Garzanti linguistica
sapore
[sa-pó-re]
pl. -i
1. la sensazione prodotta dalle sostanze sugli organi del gusto; la proprietà delle sostanze di produrre tale sensazione: non sentire i sapori; avere sapore; perdere di sapore; un sapore piccante, asprigno, gustoso, sgradevole; il sapore del caffè, dell’aglio, del limone; il rosmarino dà sapore all’arrosto dim. saporino, pegg. saporaccio
2. tono, carattere: parole di sapore amaro; una prosa di sapore arcaico, romantico | capacità di suscitare interesse: un racconto senza sapore, banale, sciocco; dar sapore a qualcosa, renderla interessante, attraente
3. (spec. pl.) ogni erba aromatica usata in cucina
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Etimologia
← lat. sapōre(m), deriv. di sapĕre ‘avere sapore’.
Termini vicini
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