Il lemma sardo

Definizioni

Definizione di Treccani

sardo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sardus]. –
1. a. agg. dell’isola di sardegna: costumi s.; l’artigianato s.; cavalli s., razza, allevata prevalentemente col sistema brado, un tempo apprezzata nell’italia merid. e in sicilia, che oggi ha perduto la sua uniformità per la presenza di notevoli differenze individuali nella statura e nella struttura del corpo; asino s., animale da soma e da tiro, molto piccolo (raggiunge al massimo un metro di altezza), con mantello bruno-scuro, raramente chiaro, testa grossa e pesante, orecchie lunghe e diritte. b. come sost., abitante, nativo, originario della sardegna. nel solo masch., il sardo, il tipo linguistico parlato in sardegna, costituito da un insieme di dialetti (gallurese, sassarese, campidanese, e logudorese con la varietà nuorese) che in parte rientrano nel sistema dialettale italiano, in parte presentano caratteri peculiari tali da giustificare la tesi di una «lingua sarda» autonoma nel gruppo delle lingue romanze; di questi dialetti il più conservativo, nel lessico e nella fonetica, è, rispetto al latino, il logudorese.
2. nell’antichità, appartenente alla popolazione dei sardi, abitanti della Sardegna in epoca anteriore ai Cartaginesi, ai Greci e ai Romani, ai quali è dovuta la costruzione dei nuraghi.

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Definizione di Hoepli

sardo
[sàr-do]

a agg.
Della Sardegna: costumi sardi
|| razza sarda, razza ovina, particolarmente pregiata, spec. per la grande produzione di latte
b s.m. (f. -da nel sign. 1; solo m. sing. nel sign. 2)
1. abitante, nativo della sardegna
2. lingua del gruppo romanzo, costituita da vari dialetti, parlata in sardegna

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Definizione di Garzanti linguistica

sardo
[sàr-do]
f. -a; pl.m. -i, f. -e
della Sardegna
♦ n.m.
pl. -i
1.
f. -a; pl. -e
nativo, abitante della Sardegna
2. lingua neolatina della Sardegna, costituita da un insieme di dialetti con caratteri spiccatamente arcaici

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Etimologia

← lat. sărdu(m).