Il lemma scialbo

Definizioni

Definizione di Treccani

scialbo
agg. e s. m. [der. di scialbare]. –
1. agg. pallido, smorto, sbiadito, scolorito: un colore sc.; un sole sc.; la luna correva impazzita fra le nuvole rotte, proiettava la sua luce sc. sulla cresta dei cavalloni (de roberto); anche fig., inespressivo, privo di personalità, di carattere: lungo, magro, con un viso sc. e ironico di maschera morta dal grosso naso (m. pratesi); privo di interesse, di attrattive: una giornata monotona e sc.; che conversazione sc.!; una prosa sc.; un’esecuzione, una regia scialba.
2. s. m., tosc. intonaco: nelle scaglie di scialbo rimaste su la panchina fulva, rosseggiavano vestigi di affreschi (d’annunzio); alle pareti più lunghe, tutte a scialbo, due vecchie pitture, forse del settecento (Tozzi).

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Definizione di Hoepli

scialbo
[sciàl-bo]

a agg.
1. di colore pallido, smorto: tappezzeria di un verde s.
SIN. sbiadito
2. fig. privo di vivacità, di espressione, di vigore; insignificante: una ragazza troppo scialba; fu una serata scialba
b s.m.
ant. intonaco, scialbatura: scaglie di s. rimaste su la panchina (d'annunzio)

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Definizione di Garzanti linguistica

scialbo
[sciàl-bo]
f. -a; pl.m. -i, f. -e
1. smorto, sbiadito, pallido: colore scialbo; uno scialbo sole invernale
2. insignificante, privo di vivacità, di qualità: persona scialba; un romanzo scialbo
3. insipido, di poco sapore
♦ n.m.
pl. -i
(region. tosc.) strato di calce e di intonaco, specialmente quello che si sovrappone a un affresco per coprirlo; scialbatura

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Etimologia

← deriv. di scialbare.