Il lemma sòrdido

Definizioni

Definizione di Treccani

sòrdido
(o sórdido) agg. [dal lat. sordĭdus, der. di sordes «sporcizia, grettezza»]. –
1. sporco, sudicio, disgustoso: un antro s.; una s. latrina; un quartiere s.; un uomo dall’aspetto s.; al posto delle torri e delle cupole, giaceva adesso un s. groviglio di catapecchie polverose (buzzati); in senso morale, che offende il pudore, l’onestà, la dignità e sim.: gente s. e senza scrupoli; un s. individuo; agisce solo per fini s.; frequenta ambienti sordidi.
2. avaro, spilorcio, meschino: un s. usuraio; la sua è una s. avarizia; questi sono calcoli sordidi. ◆ avv. sordidaménte, in modo gretto, miserabile, squallido: agire, vivere sordidamente.

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Definizione di Hoepli

sordido
[sòr-di-do]

agg.
1. sudicio, lurido, lercio: un s. tugurio; vestito di sordidi panni; un uomo dall'aspetto s.
SIN. sporco, lordo, sozzo
CONT. pulito, lindo
2. fig. moralmente abietto, infame: gente sordida; ha una coscienza sordida
|| Squallido: un locale tra i più sordidi e malfamati della città
3. fig. gretto, meschino: per s. calcolo; per il proprio s. interesse
|| Di persona, avaro, spilorcio, taccagno: s. usuraio

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Definizione di Garzanti linguistica

sordido
[sòr-di-do, o sórdido]
f. -a; pl.m. -i, f. -e
1. sporco, lurido, squallido (anche in senso figurato): luogo, ambiente sordido; un sordido individuo; interessi sordidi
2. gretto, avaro, spilorcio: un sordido usuraio

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Etimologia

← dal lat. sordĭdu(m), deriv. di sŏrdes ‘sporcizia’.