Il lemma spaṡimare

Definizioni

Definizione di Treccani

spaṡimare
(ant. spasmare) v. intr. [der. di spasimo] (io spàṡimo, ecc.; aus. avere). –
1. non com. essere in preda a spasimi, a dolori molto forti e acuti: ho una colica che mi fa s.; ha spasimato tutta la notte per il dolore; con valore estens. e spesso iperb., soffrire: s. di sete; spasima per il caldo.
2. fig. desiderare ardentemente: spasima di tornare a casa; i soldati spasimavano di rivedere la famiglia; è tanto che quei due spasimano di sposarsi; s. per uno, per una, esserne innamorato: il crudel sa che per lui spasmo e moro (ariosto); anche con uso assol.: quel folle e sì ricantato amore del giovane [narciso], che, fatto il volto a specchiarsi nell’acque, invaghì fino a spasimar della vana imagine di se stesso (d. bartoli). ◆ part. pres. spaṡimante, anche come sost. (v. la voce). ◆ part. pass. spaṡimato, ant., preso dagli spasimi d’amore o che li esprime: facciamo all’amore da lontano con letteruzze spasimate (g. gozzi); anche come sost., innamorato, corteggiatore: io, che son pur giovane, ... facevo lo spasimato (A. F. Doni). In araldica, attributo del delfino raffigurato con la bocca aperta e senza lingua.

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Definizione di Hoepli

spasimare
[spa-ṣi-mà-re] ant. spasmare
(spàsimo)

a v.intr. (aus. avere)
1. provare spasimi, soffrire atrocemente per malattia, ferita e sim.: la piaga lo faceva s.; ha spasimato tutta la notte per un dente
2. fig. soffrire per ansia, angoscia, desiderio e sim.: quell'attesa la faceva s.; quanto ha spasimato per quel figlio!
|| Desiderare ardentemente, bramare: spasima di rivederlo
|| spasimare per qualcuno, esserne profondamente innamorato
b v.tr.
tosc. consumare, spendere, dissipare

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Definizione di Garzanti linguistica

spasimare
[spa-ʃi-mà-re]
io spàʃimo ecc.
a aus. avere
1. struggersi per un sentimento troppo intenso [+ di; + per]: spasimare di passione, d’invidia, di la gelosia; spasimava d’amore per lei | desiderare ardentemente [+ di]: spasimare di ritornare in patria, di rivedere i propri cari
2. patire dolori lancinanti, essere in preda a spasimi [+ da, per]: spasimare dal dolore, per il dolore

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Etimologia

← deriv. di spasimo.