Il lemma calabróne

Definizioni

Definizione di Treccani

calabróne
s. m. [lat. crabro -ōnis]. –
1. specie di insetti imenotteri vespidi (lat. scient. vespa crabro), largamente diffusa in italia, di color bruno con addome variegato di giallo; questi insetti formano società temporanee e costruiscono nidi voluminosi nei tronchi cavi, nelle spaccature dei grossi muri, ecc. le punture delle femmine (i maschi sono privi di pungiglione) sono assai dolorose e, se inflitte in gran numero, pericolose. in similitudini: nero come un c., riferito a persona di colorito molto bruno, o, in senso fig., che si mostri di pessimo umore.
2. fig. Persona noiosa, molesta.

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Definizione di Hoepli

calabrone
[ca-la-bró-ne]

s.m. (pl. -ni)
1. zool insetto dell'ordine degli imenotteri, simile alla vespa (vespa crabro), di colore rosso bruno, dall'addome striato di giallo, che vola con forte ronzio, le cui femmine sono fornite di pungiglione
|| fig. essere nero come un calabrone, essere molto scuro di pelle; fig. essere di umore nero
2. fig. persona molesta, importuna
|| Corteggiatore insistente e importuno

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Definizione di Garzanti linguistica

calabrone
[ca-la-bró-ne]
f. -a; pl.m. -i, f. -e
1. grosso insetto simile alla vespa, di colore rosso bruno con l’addome variegato di giallo; la femmina è fornita di pungiglione la cui puntura è dolorosissima (ord. Imenotteri)
2. (fam.) corteggiatore importuno | persona molesta

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Etimologia

← lat. crabrōne(m).