Il lemma canovàccio

Definizioni

Definizione di Treccani

canovàccio
(anche canavàccio e canevàccio) s. m. [der. di canapa, attrav. dialetti settentr., o dal fr. canevas]. –
1. tela di canapa piuttosto grossa e ruvida per usi di cucina.
2. tessuto a larghi buchi regolari adatto per speciali ricami (punto in croce).
3. fig. a. trama scritta di un’opera drammatica, divisa in atti e scene con il completo svolgimento dell’azione ma priva del dialogo, composto in un’ulteriore fase di elaborazione o, come nella commedia dell’arte, improvvisato dagli attori sulla scena. b. estens. Abbozzo, disegno di qualsiasi opera narrativa.

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Definizione di Hoepli

canovaccio
[ca-no-vàc-cio] ant. canavaccio, canevaccio

s.m. (pl. -ci)
1. tessuto di canapa, grossolano e robusto, per farne strofinacci
|| estens. strofinaccio da cucina
2. tela da ricamo, a tessuto rado, che spesso riporta stampato il disegno da riprodurre col ricamo
3. teatr traccia scritta di commedia a soggetto
|| estens. trama, disegno, abbozzo: il c. di un romanzo, di una novella

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Definizione di Garzanti linguistica

canovaccio
[ca-no-vàc-cio]
pl. -ci
1. strofinaccio o asciugamano, specialmente da cucina, di tela tessuta con filato grossolano
2. tela a trama molto rada che si usa come supporto di alcuni ricami (p.e. gobelin), oppure si sovrappone a un altro tessuto per eseguirvi un ricamo, e poi si sfila
3. trama scritta, ma non sceneggiata, di un’opera teatrale o cinematografica; abbozzo, schema di un’opera narrativa o saggistica, di un discorso ecc.: i canovacci della commedia dell’arte; il canovaccio di un romanzo

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Etimologia

← deriv. di canapa; nel sign. teat. è calco del fr. canevas.