Il lemma capére

Definizioni

Definizione di Treccani

capére
v. intr. [lat. capĕre, con mutamento di coniugazione; v. capire], ant. – poter entrare o stare in un luogo, esser contenuto: come veggion le terrene menti non c. in triangol due ottusi (dante); l’odio non cape in cor di padre (alfieri); non cape in quelle anguste fronti ugual concetto (leopardi); scherz., non mi cape, non mi entra in testa, non riesco a capire o a persuadermi.

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Definizione di Hoepli

capere
[ca-pé-re] (dif.; usato solo nella 3ª pers. sing. e pl. dell'indicat. pres. càpe, càpono e imperf. capéva, capévano)

a v.tr.
1. capire
2. contenere
b v.intr. (aus. essere)
Poter entrare, poter essere contenuto
|| scherz. non mi cape, non mi entra in capo, non riesco a persuadermi

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Definizione di Garzanti linguistica

capere
[ca-pé-re]
soltanto nelle forme delle terze persone sing. e pl. dell’indic.pres. e imperf. e del cond.pres.
(ant.)
1. contenere, accogliere in sé
2. (lett.) capire
♦ v.intr.
(ant.) poter entrare, poter essere contenuto: che come veggion le terrene menti / non capere in triangol due ottusi (DANTE Par. XVII, 14-15) |non mi cape, (scherz.) non mi entra in testa, non mi persuade

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Etimologia

← lat. capĕre, con cambio di coniugazione.