Il lemma recidivo

Definizioni

Definizione di Treccani

recidivo
agg. [dal lat. recidivus, der. di recĭdĕre «ricadere», comp. di re- e cadĕre «cadere»]. – che è ricaduto, per sua volontà o involontariamente, in una situazione di colpa o comunque negativa. in partic.:
1. a. che è già stato precedentemente condannato, con sentenza o decreto irrevocabile, per uno o più reati dello stesso tipo o di tipo diverso da quello per cui viene giudicato: un imputato r., e sostantivato un recidivo; il fatto di essere r. può costituire un’aggravante. b. nella teologia morale, che continua a commettere gli stessi peccati che già aveva confessato e per i quali già si era impegnato a emendarsi.
2. in medicina, colpito dal riacutizzarsi di un processo morboso o da una situazione patologica già risolti, almeno apparentemente, o in via di guarigione: un tubercolotico r.; una tossicomane recidiva.

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Definizione di Hoepli

recidivo
[re-ci-dì-vo]

a agg.
1. che ricade più volte nello stesso errore: un uomo r. nell'infedeltà
|| Ripetuto: una colpa recidiva
2. dir che, essendo già stato condannato per un reato, ne commette un altro, della stessa (r. specifico) o di diversa (r. generico) natura: un ladro r.
3. med di persona che è ricaduta in una malattia: un paziente r.
|| Di malattia che è ricomparsa, generalm. in forma più acuta: un male r.
b s.m. (f. -va)
1. chi ricade più volte nello stesso errore: essere r. nel vizio
2. dir chi, essendo già stato condannato per un reato, ne commette un altro, della stessa o di diversa natura
3. med chi è ricaduto nella malattia di cui era convalescente

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Definizione di Garzanti linguistica

recidivo
[re-ci-dì-vo]
f. -a; pl.m. -i, f. -e
1. che, chi è ricaduto nella stessa colpa, nello stesso errore ecc.
2. (dir.) che, chi dopo essere stato condannato per un reato ne commette un altro: un imputato recidivo; sono previste pene più severe per i recidivi
3. (med.) si dice di chi ricade nella stessa malattia
♦ agg.
f. -a; pl.m. -i, f. -e
si dice di malattia che si ripresenta o si riacutizza

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Etimologia

← dal lat. recidīvu(m), deriv. di recidĕre, comp. di re-, con valore iterativo, e cadĕre ‘cadere’; propr. ‘che ricade; che colpisce di nuovo’.