Il lemma sublime
Definizioni
Definizione di Treccani
sublime
(ant. sublimo) agg. [dal lat. sublimis (con la variante sublimus), comp. di sub «sotto» e limen «soglia»: propr. «che giunge fin sotto la soglia più alta»]. –
1. letter. altissimo, più elevato di ogni altro: un ampio, antico, augusto di più di cento colonnati estrutto in cima a la città sublime albergo (caro); le matrone, che da’ s. cocchi alto disdegnano volgere il guardo a la pedestre turba (parini); le grazie amano l’ombra del sublime cipresso (foscolo); non sai la casa dal sublime tetto, del laertiade fulgido odisseo? (pascoli); le s. vette delle alpi (e fig. le s. vette del pensiero umano); innalzarsi ad altezze s., in senso proprio e traslato.
2. fig. a. nobilissimo, eccelso (in senso spirituale, intellettuale, estetico): pensieri, concetti s.; musica, arte s.; stile s., lo stile tragico (nella classificazione tradizionale degli stili); il s. genio di leonardo; esempî di virtù s.; con s. eroismo, con s. abnegazione; le gioie s. della maternità; bellezza s. (enfatico o iperb. quando è riferito a persona); quasi antifrastico, ma di uso com., con s. disprezzo, con grande, con profondo disprezzo; scherz. o iron.: hai avuto un’idea s.!, è stata un’idea s.! poiché l’agg. sublime esprime già per sé stesso una valutazione superlativa, s’incontrano solo raram. forme comparative, di cui si hanno tuttavia esempî anche nella lingua scritta: come nella grecia non provenne poeta maggior d’omero, così nell’italia non nacque poeta più sublime di dante (vico). b. di persona che possegga altissime doti e abbia dato di sé opere, prove, manifestazioni fulgide, degne di grande ammirazione: artista, poeta, pittore, musicista s.; la s. eleonora duse; scherz. o iperb.: una donna sublime. c. in matematica, calcolo s., espressione usata spesso fino alla metà del sec. 19° per indicare l’analisi infinitesimale (cioè il calcolo differenziale e integrale), ora scomparsa dall’uso scientifico; analogam. si chiamò fisica s. l’insegnamento della fisica fatto con largo ricorso al calcolo sublime.
3. sostantivato (con valore neutro), la manifestazione del bello e del grande, nel suo più alto grado: poesia, pittura, musica, spettacolo naturale che raggiunge il s.; sentimento, gesto che ha del sublime; versi nei quali spesso il s. si alterna con il familiare. in estetica, il sublime, concetto elaborato in ambiente neoplatonico tra il 1° e il 2° sec. a. c. (la trattazione più antica è contenuta nell’opera περὶ ὕψους, nota anche come anonimo del sublime, o come pseudo-longino), allo scopo di definire la proprietà dell’arte di indurre, per le sue connotazioni di mistero e di ineffabilità, a uno stato di estasi, e poi ripreso nei secoli 18° e 19° per sottolineare, con varie interpretazioni, spec. in contrapp. al pittoresco (v. la voce nel sign. 2), la capacità dell’arte, in conflitto con la razionalità, di dare consapevolezza emotiva dell’infinità e della potenza irresistibile della natura. ◆ avv. sublimeménte, in modo sublime.
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Definizione di Hoepli
sublime
[su-blì-me]
(pl. -mi)
a agg.
1. lett. assai elevato, altissimo: l'api amano l'ombra / del s. cipresso (foscolo)
2. nobile, eccelso, riferito a doti morali, artistiche o spirituali rilevanti: sacrificio s.; bellezza s.; l'arte s. di michelangelo
|| ret stile sublime, nella classificazione della retorica tradizionale, lo stile tragico
3. di persona, eccellente: un cantante s.; una ragazza s.
|| antifr. inarrivabile, inimitabile: un marito s. nel trascurare la moglie
4. mat calcolo sublime, calcolo infinitesimale
b s.m. (solo sing.)
filos concetto estetico dell'antichità classica, ripreso nel sec. xviii, che connette la perfezione nell'arte con l'espressione più intensa della passione
|| estens. sentimento del bello suscitato dalle opere d'arte: un dipinto che tocca l'apice del s.
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Definizione di Garzanti linguistica
sublime
[su-blì-me]
pl. -i
1. eccelso, supremo, nobilissimo: intelligenza sublime; un esempio sublime di virtù; il genio sublime di Michelangelo |stile sublime, secondo le norme della retorica antica, quello che conviene agli argomenti più elevati
2. (lett.) molto alto, molto elevato
♦ n.m.
pl. -i
1. il sentimento che nasce alla vista di qualsiasi spettacolo grandioso: la natura ci ispira il sublime
2. (filos.) concetto dell’estetica antica, ripreso successivamente soprattutto in età romantica, che identifica la perfezione dell’opera d’arte con il vigore della passione e dello stile; il sentimento che suscita la contemplazione di una tale opera: innalzarsi al sublime; ricercare il sublime nella musica
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Etimologia
← dal lat. sublīme(m), comp. di sŭb ‘dal basso in alto’ e līmus ‘obliquo’; propr. ‘che sale in linea obliqua’.
Termini vicini
sublimazióne sublimato sublimare sublacènse sùbito subitézza subitàneo subitaneità subisso subissare subirrigazióne subire subinquilino subingrèsso subinfeudare subiètto subiettivo sùbero suberiżżare suberina suberificazióne suberificare suberato subequatoriale subéntro subentrare subecumène subecònomo subeconomato subduzióne subliminale sublimità sublinguale sublitorale sublitoràneo sublocare sublocatàrio sublocatóre sublocazióne sublunare sublussazióne submarginale submicroscòpico submontano subnormale subnormalità subnucleare suboceànico subodorare suborbitale subordinare subordinativo subordinato subordinazióne subordinazionismo subordinazionista subórdine subornare subornazióne subpolare