Il lemma véndere
Definizioni
Definizione di Treccani
véndere
v. tr. [lat. vēndĕre, comp. di venum dare «dare in vendita» (così come venire «essere venduto» da venum ire)]. –
1. trasferire ad altri la proprietà di una cosa, di un bene o di un diritto, contro il corrispettivo di un prezzo (v. vendita); si contrappone direttamente a comprare o acquistare. di cose singole: v. la casa, un podere; vorrei v. questo quadro; a chi hai venduto la tua vecchia macchina? (e riferendosi al prezzo: per quanto l’hai venduta?; sono riuscito a venderla per duemila euro); v. (a rate) con patto di riserva di proprietà, v. con patto di riscatto; v. all’asta o all’incanto (ant. per incanto); mettere in vendita, e, con il si passivante, essere in vendita: il mio vicino vende la villa, vuoi comprarla?; si vende, o vendesi (ormai raro al plur. vendonsi), scritta consueta delle locandine. di cose del commercio: v. carne, frutta, verdura, olio, stoffe, libri, ecc.; libri che si vendono sulle bancarelle; nel calcio, v. un giocatore, cederlo a un’altra società, a un’altra squadra, per una o più stagioni; con riguardo alle modalità: v. all’ingrosso, al minuto (o al dettaglio); v. a peso, a misura, a numero o a pezzo, a taglio; con riguardo al prezzo: a quanto si vende?; lo vendono a un euro l’etto; v. caro o a caro prezzo, a buon mercato, a buon prezzo, a basso prezzo; v. a prezzo di costo, v. sottocosto, v. sottoprezzo o a perdita; qui si vende solo a (o in o per) contanti, non a credito. con uso assol.: sta in bottega a v. dalla mattina alla sera; nelle forme con si indefinito o passivante, con riferimento al volume di vendita e alla richiesta: è una stagione in cui si vende poco; sono articoli che si vendono, o non si vendono, facilmente; si tratta di opere scientifiche che si vendono poco (con lo stesso sign. si sente usata talora la forma intr.: è un libro che vende, o che ha venduto, poco, che trova, o che ha trovato, scarsi acquirenti). per indicare l’attività e il genere di commercio che si esercita: vende pellami (fa il commerciante o ha negozio di pellami); suo padre vendeva il pesce al mercato.
2. estens. di cose non materiali che si mettono a servizio di altri, o di prestazioni che si compiono per compenso (per lo più in tono polemico o limitativo): v. la propria opera, il proprio lavoro. ant., appaltare, detto soprattutto delle entrate pubbliche. in partic., e con senso di biasimo, fare mercato di cose non venali: v. gli uffici pubblici, le cariche ecclesiastiche; v. il proprio ingegno, la propria arte, v. la penna, asservirli ad altri in cambio di denaro o per ottenere comunque vantaggi materiali; v. il voto, votare per chi ha comprato il voto con denaro, regali, promesse di protezione. spesso, si aggiunge o prevale l’idea del tradimento: v. un segreto, v. documenti segreti; v. la patria, tradirla consegnandola in mano al nemico o agevolandogli col tradimento la vittoria; giuda vendette cristo per trenta denari; v. i proprî compagni di lotta. inoltre: v. l’onore, la coscienza, o vendersi rifl., lasciarsi corrompere, indursi a fare cosa disonesta per lucro: vendersi al nemico; con sign. attenuato, s’è venduto anima e corpo al suo protettore, gli si è legato rinunciando interamente alla propria volontà e indipendenza; v. il proprio corpo, o rifl. vendersi, prostituirsi.
3. modi fig. e proverbiali: v. la pelle dell’orso prima d’averlo preso (v. orso); saper v. la propria merce, sapere far valere la propria abilità, i proprî meriti, le proprie idee, ecc.; questa non me la vendi, non me la dai a intendere; te la vendo io come l’ho comprata, ti riferisco la cosa come mi è stata narrata, senza aggiungerci nulla di mio e senza garantirne la veridicità; v. cara la vita, la pelle, morire dopo essersi difeso accanitamente, così da infliggere all’avversario o al nemico gravi perdite o danni; s’è venduto fin la camicia, ha venduto perfino l’anima, di un dissipatore; ha venduto l’anima al diavolo, di persona corrotta o senza coscienza; iperb., venderebbe l’anima, sua madre, pur di ..., farebbe qualsiasi cosa pur di non trovare ostacoli ai suoi propositi o scopi. averne o essercene da vendere, di cose, anche astratte, di cui si ha o c’è grande quantità, oltre il necessario: ha salute da v.; qui, di frutta, ce n’è da v.; e facendo delle riserve o delle contrapposizioni: io di pazienza ne ho, anche da v., ma non vorrei per questo che ...; tu hai ragione da v., tuttavia ... con il senso di spacciare: v. frottole, chiacchiere, ciance, parlare a vuoto, inventare fandonie, fare vane promesse, che non si ha intenzione di mantenere; v. fumo, dare a intendere di sé cose non vere, e in partic. millantare un credito di cui non si gode. vendere o vendersi per ..., spacciare o spacciarsi per ...: si vende per messia chi nacque pulcinella (giusti). ◆ part. pass. venduto, anche come agg. e s. m. (v. la voce).
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Treccani...
Definizione di Hoepli
vendere
[vén-de-re]
(véndo, -di, -de, vendiàmo, vendéte, véndono; vendévo, vendevàmo, vendévano; vendéi o vendètti, vendésti, vendé o vendètte, vendémmo, vendéste, vendérono o vendèttero; venderò, venderài, venderà; congiunt. pres. vénda, vendiàmo, vendiàte, véndano; vendéssi; venderèi; imperat. véndi, vénda, vendiàmo, vendéte, véndano; vendèndo; vendènte; vendùto)
a v.tr.
1. trasferire la proprietà di un bene o di un diritto dietro il corrispettivo di un prezzo: v. la casa; v. le azioni acquistate in borsa; v. un etto di prosciutto; v. a peso, a pezzo
|| vendere caro, a caro prezzo, a prezzo elevato
|| fig. averne da vendere, in larga misura, in abbondanza: ha salute da v.; quel ragazzo ha intelligenza da v.
|| vendere cara la pelle, opporre vigorosa resistenza a un'aggressione fisica o morale
2. esercitare un commercio: v. frutta, abiti, polizze assicurative; vende di tutto in quel negozio; v. a saldo, in offerta; v. in contanti, a rate; v. a buon mercato; v. a prezzo di costo; v. all'ingrosso, al minuto
3. estens. cedere per lucro valori astratti o ritenuti non commerciabili: v. il proprio voto, il proprio appoggio politico; ha venduto il suo talento d'artista in cambio di un lauto compenso
|| Tradire, spec. dietro compenso: v. un amico, la patria, la rivoluzione
|| vendere il proprio corpo, prostituirsi
|| fig. vendere l'anima al diavolo, essere disposto a qualsiasi compromesso pur di ottenere ciò che si desidera
|| venderebbe anche l'anima, la mamma, di chi è cinicamente incline a perseguire un guadagno in tutti i modi, leciti o illeciti
4. estens. offrire in vendita: ha deciso di v. tutte le proprietà
|| vendere anche la camicia, ridursi sul lastrico, perdendo tutto ciò che si ha
|| vendere la pelle dell'orso prima di averlo ucciso, fare conto su qualcosa prima di essere certi che si verifichi
|| sapersi vendere, saper vendere la propria merce, valorizzare, mettere in luce le proprie doti
|| fig. te la vendo come l'ho comprata, di notizia che si riporta senza garantirne l'affidabilità
5. fig. spacciare: v. frottole; v. per buono ciò che non lo è
|| vendere fumo, raccontare notizie infondate e inconsistenti in modo tale da farle apparire originali e convincenti; estens. mostrarsi diversi da quelli che si è realmente, spec. grazie alla propria eloquenza
|| vendere parole, non tener fede alle promesse fatte, agli impegni presi
6. sport trasferire il contratto d'ingaggio di un calciatore da una società a un'altra: la roma ha venduto tutta la difesa dello scorso campionato
b v.rifl. véndersi
1. lasciarsi corrompere: vendersi agli avversari; vendersi a poco prezzo
|| Prostituirsi: si vendeva per una dose di eroina
2. spacciarsi: vendersi per quello che non si è
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Definizione di Garzanti linguistica
vendere
[vén-de-re]
pres. io véndo ecc.; pass.rem. io vendéi o vendètti, tu vendésti ecc.; part.pass. venduto
a aus. avere
1. cedere ad altri la proprietà di qualcosa ricevendone un corrispettivo: vendere la casa, un podere, un quadro; vendere all’asta, al miglior offerente; vendere per contanti, a credito, a rate; vendere all’ingrosso, al minuto; vendere in blocco, a corpo; vendere a peso, a misura, a pezzo, a taglio; vendere a prezzo fisso, a basso prezzo, a prezzo di costo, sotto costo; vendere su campione |si vende, vendesi, vendonsi, scritta apposta su un cartello per informare che una o più cose sono in vendita |vendere un giocatore, un calciatore, (sport) cederlo a un’altra società |saper vendere la propria merce, (fig.) saper valorizzare, mettere in luce le proprie qualità |vendere frottole, ciance, (fig.) parlare a vuoto, fare promesse con leggerezza senza avere l’intenzione di mantenerle |venderla come la si è comprata, (fig., fam.) riferire qualcosa nel modo esatto in cui la si è intesa |questa non me la vendi, (fig., fam.) non me la dai a intendere, non la bevo
2. esercitare un’attività commerciale determinata: vendere stoffe, mobili; vendere frutta e verdura
3. fare commercio di ciò che per sua natura non dovrebbe essere oggetto di lucro: vendere il proprio ingegno, la propria arte, la coscienza, asservirli per ottenere vantaggi materiali; vendere il proprio corpo, prostituirsi |vendere la patria al nemico, tradirla
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Etimologia
← lat. vendĕre, da vēnum dāre ‘dare in vendita’.
Termini vicini
vendemmiatrice vendemmiare vendemmiale vendemmiàio vendémmia venazióne venatura venatòrio venato venare venalità venale venagióne véna vemènte vèltro velours velòdromo velocròss velocréspo velociżżare velocità velocista velocipedìstico velocipedista velocìpede velocìfero velóce vélo velluto venderéccio vendétta vendeuse vendìbile vendicare vendicativo vendicatóre vendicchiare vendifròttole vendifumo véndita venditóre venduto venefìcio venèfico venéno veneràbile venerabilità venerando venerare venerazióne venerdì vènere venèreo venereologìa venètico vèneto veneziana veneziano venezuelano