Il lemma venare

Definizioni

Definizione di Treccani

venare
v. tr. [der. di vena²] (io véno, ecc.). – coprire (e, nell’intr. pron., coprirsi) di venature (v. venato; venatura). in senso proprio: le fibre che venano un legno pregiato; un reticolo di sottili venuzze gli venava il naso; e, più spesso, in senso fig.: la sua voce si venò di tristezza; la malinconia che vena il sonetto «alla sera» del foscolo; la sua tristezza aumentava, in quei tempi, venandosi di un rancore secco, pronto allo scatto (arpino).

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Definizione di Hoepli

venare
[ve-nà-re] (véno)

a v.tr.
1. percorrere, segnare con venature; striare: candidi cirri venavano il cielo azzurrissimo; v. artificialmente un legno, un tessuto
2. fig. soffondere leggermente: una pena remota gli venava la voce di tristezza
b v.intr. pronom. venàrsi
Segnarsi, coprirsi di venature: gli si venano gli occhi di sangue
|| fig. essere caratterizzato da una particolare sfumatura: le parole gli si venarono d'ironia

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Definizione di Garzanti linguistica

venare
[ve-nà-re]
io véno ecc.
a aus. avere
1. segnare con venature: striature che venano la pelle; le stelle venano il cielo d’argento
2. caratterizzare con tonalità, sfumature: una punta di malinconia venò la sua voce; venare una frase di ironia

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Etimologia

← deriv. di vena.