Il lemma manièra
Definizioni
Definizione di Treccani
manièra
(ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. –
1. a. modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni si svolgeranno alla (o nella) stessa m.; gli consegnò gli arnesi necessarî indicandogli la m. di usarli; non doveva rispondermi in quella maniera. in molti casi è sinon. di modo, senza sostanziale differenza: complemento di modo o m. (v. modo); avverbî di modo o m. (v. avverbio e modo); c’è modo e m. (più com. c’è modo e modo) di far le cose; in (o per) nessuna m., in nessun modo o a nessuna condizione: per nulla manera eo posso la mia vita confortare (ch. davanzati); e così nelle locuz. in tal m., in qual m., in m. che (meno com. per m. che, di m. che); sarà meglio che ti facci fabbricare ... un altro pianeta ... che sia composto e abitato alla tua m. (leopardi), a tuo modo, come tu desideri. più spesso i due termini si distinguono in quanto modo ha sign. meno preciso e più generico, maniera ha senso più determinato riferendosi alla forma o all’aspetto particolare che l’azione assume nel caso singolo o nel singolo ambiente; così, per es., nelle accezioni che seguono. b. usanza, costume, foggia, guisa: e veggendo alcune femine alla guisa di maiolica ballare, essa alla m. allessandrina ballò (boccaccio); si andavano stampando fra voi certe lettere contro alla m. del poetare di dante (g. gozzi); vestiva alla m. dei cacciatori, degli indigeni, ecc. (in espressioni analoghe, la parola è spesso sottintesa: remare alla marinara; gnocchi alla romana; all’antica; alla francese, ecc.). anche al plur.: uomini di nuove m. e costumi (boccaccio). c. con sign. più partic., modo di comportarsi nei rapporti con altre persone, soprattutto per quanto riguarda le forme esteriori, la finezza o meno del tratto: rispose in m. gentile (più generico in modo gentile, che equivarrebbe a gentilmente); gli si rivolse in m. un po’ brusca; con una m. tra il giulivo e il solenne, le domandò cosa desiderasse in quel luogo (manzoni). senza determinazione, ha spesso sign. affine a tatto, garbo, gentilezza, con accezione quindi positiva: con un po’ di m. si ottiene qualunque cosa; o, in frasi iron. o risentite, quello negativo di malgarbo, cattiva creanza: mi ha accolto, o mi ha risposto, con la sua solita m.; bella m.!; che m. è questa? con l’una o con l’altra accezione è frequente al plur.: imparare le m. della buona società; con le buone, con le cattive m. (ellitticamente: con le buone, con le cattive); che maniere sono queste?; belle m., davvero!
2. nel linguaggio della critica d’arte: a. lo stile di un artista; soprattutto, il ricorrere di elementi tipici nelle opere d’arte di uno stesso maestro o di una scuola; con qualificazioni di carattere storico: m. antica, vecchia, moderna; m. francese, tedesca, ecc.; o retorico: m. cruda, dilavata, gretta, languida, legnosa, secca, forte, ecc.; prima, seconda m., con riferimento a due successivi orientamenti stilistici dell’arte di uno stesso artista. con sign. analogo, il termine si può riferire anche a scrittori, poeti, musicisti. b. in partic., stile, tecnica dei manieristi; anche, sinon. di manierismo. c. nella locuz. avv. o agg. di maniera, indica in genere un modo di dipingere, o di scolpire, basato sull’imitazione dei grandi maestri, e quindi, con connotazione deteriore, uno stile affettato e convenzionale, privo di naturalezza e di originalità: dipingere di m.; lavorare di m.; un quadro, una statua, un bassorilievo di maniera. anche, per analogia, con riferimento a poeta o musicista in cui sia troppo evidente l’influsso della scuola, dell’imitazione accademica. d. nome di speciali tecniche d’incisione calcografica: m. punteggiata, procedimento d’incisione particolarmente complesso che consiste essenzialmente nel martellare, con appositi mazzuoli, punte metalliche acuminate; la pressione esercitata e la frequenza dei punti determinano il valore chiaroscurale e quello tonale. m. nera, metodo d’incisione di esecuzione molto complessa (detto anche mezzatinta o mezzotinto), risalente al seicento e recentemente rivalutato, che consiste nel granire, cioè nell’incidere direttamente mediante apposito strumento (berceau), una lastra metallica con linee fittissime orizzontali, verticali e diagonali in modo da ottenere un reticolo finissimo (cosicché la prova di stampa intermedia risulti completamente nera): mediante l’uso di raschietti e brunitoi il disegno viene poi realizzato per sottrazione di «nero», cioè per asportazione di strati del metallo granito di spessori diversi e per schiacciamento, fino a ottenere le mezzetinte e i massimi chiari.
3. letter. modo di essere, qualità, sorta: la nostra ragione a quattro m. d’operazioni ... è ordinata (dante); portando nelle mani chi fiori, chi erbe odorose e chi diverse m. di spezierie (boccaccio); quando il nilo si ritira dentro il suo letto, si veggono da le fertili campagne nascere varie m. d’animali (t. tasso). ◆ dim. manierina, nel sign. 1 c, con tono vezz., o anche iron. (è una bambina, o una ragazzina, che con le sue manierine ottiene tutto ciò che vuole), manierùccia; accr. manieróna; pegg. manieràccia.
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Definizione di Hoepli
maniera
[ma-niè-ra]
ant. manera
1. modo di fare, di comportarsi, di essere: non tutti giudicano alla stessa m.; ha una strana m. di comportarsi; mi ha risposto in m. molto decisa
|| alla maniera, secondo l'uso, il costume: alla m. francese; secondo il modo di vestire: ama vestirsi alla m. orientale
|| fuor di maniera, in modo esagerato
|| in nessuna maniera, in nessun modo, per niente
|| in tutte le maniere, in tutti i modi
|| maniera di dire, locuzione idiomatica; modo di dire
|| maniera di vita, complesso di regole di comportamento
2. spec. al pl. garbo, buona creanza: è una persona senza maniere; che maniere sono queste?
|| che maniere!, esclam. di disapprovazione, di biasimo
3. stile, tecnica peculiari di un autore, di una scuola, di un periodo storico: la prima m. di picasso; la m. degli impressionisti
|| di maniera, di ciò che si rifà a uno stile preciso; estens. convenzionale, povero di originalità: un ritratto di m.
|| Convenzionalità della forma, della tecnica: quanta m. in quello scrittore!
4. ant. specie
‖ dim. manierìna; manierùccia
|| accr. manieróna
|| pegg. manieràccia
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Definizione di Garzanti linguistica
maniera
[ma-niè-ra]
pl. -e
1. modo (termine rispetto al quale ha talvolta una sfumatura di maggiore particolarità e concretezza): maniera di vivere, di discutere; ognuno è fatto alla sua maniera |che maniera è questa?, belle maniere!, che maniere!, espressioni di biasimo, di rimprovero rivolte a chi si è comportato in modo scortese, sgarbato |buone maniere, modi educati e cortesi |in ogni maniera, in tutte le maniere, a ogni costo |c’è modo e maniera (di rispondere, di fare una cosa, di trattare una persona ecc.), in riferimento a cose dette o fatte in modo poco opportuno pegg. manieraccia
2. lo stile, i caratteri distintivi di un artista, di una scuola o di un’epoca artistica: seguace della maniera dei macchiaioli | pratica artistica che si fonda sull’imitazione e sulla ripetizione di formule scontate, denunciando carenze d’ispirazione e di naturalezza | la corrente artistica del manierismo
3. (ant., lett.) tipo, specie: veggionsi... d’alberi ben mille maniere (BOCCACCIO Dec. Introduzione)
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Etimologia
← dal fr. ant. manière, f. sost. di manier, propr. ‘che si fa con la mano’; cfr. maniero 2.
Termini vicini
manicurista manicure manicòtto manicòmio manicomiale mànico manichino manichétto manichétta manichèo manicheismo manicarétto manicàio mànica manìaco maniacale -manìa mani mangusta mangròvia mangostano mango mangiucchiare mangióne mangimifìcio mangime mangiavènto mangiauòmini mangiaufo mangiatutto manierato manierismo manierista manierìstico manièro manieróso manifattóre manifattura manifatturière manifatturièro manifestante manifestare manifestazióne manifestino manifèsto manìglia manigóldo manilùvio manina maniòca manipolare manipolatóre manipolazióne manìpolo maniscalco manismo manìstico manitù manizza manlèva