Il lemma risèrbo

Definizioni

Definizione di Treccani

risèrbo
(ant. risèrvo) s. m. [der. di riserbare]. –
1. l’essere molto riservato nell’esprimere il proprio stato d’animo, le proprie intenzioni e valutazioni (più forte, quindi, che riservatezza), come comportamento particolare: parlare di sé, dei proprî propositi, con molto r.; sullo svolgimento delle indagini, gli inquirenti mantengono il massimo r., un r. assoluto; tenersi in r., in un dignitoso r., e al contr. uscire dal r., manifestare, dire apertamente quanto fino a quel momento non si era manifestato o detto; anche come qualità abituale: un uomo pieno di r., che si distingue per il suo riserbo.
2. ant. guardia: prese el cammino, e sotto buon riserbo seguìal de’ fedel can la schiera stretta (poliziano); protezione, difesa: andiam per mezzo de’ nemici e de l’armi a morte esposti senza riservo (Caro).

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Definizione di Hoepli

riserbo
[ri-sèr-bo] ant. riservo

s.m.
1. discrezione, ritegno nel manifestare i propri sentimenti, il proprio pensiero, il proprio stato d'animo e sim.: è solito esporre le sue opinioni con molto r.
|| estens., non com. prudenza nel trattare qualcosa: è necessario procedere con r.
|| uscire dal riserbo, rendere noto ciò che in precedenza era stato taciuto
|| ant. senza riserbo, senza riguardo, senza particolare misura
2. ant. guardia, scorta, protezione

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Definizione di Garzanti linguistica

riserbo
[ri-sèr-bo]
pl. -i
1. discrezione e prudenza nell’esprimere i propri sentimenti, le proprie idee e opinioni: una persona piena di riserbo | riservatezza: ha ribadito la sua volontà di mantenere il massimo riserbo sull’inchiesta
2. (ant.) guardia: e sotto buon riservo / seguìal de’ fedel can la schiera stretta (POLIZIANO)

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Etimologia

← deriv. di riserbare.