Il lemma sirventése

Definizioni

Definizione di Treccani

sirventése
(o serventése; ant. e rari sermintése o sermontése) s. m. (raro come f.) [dal provenz. ant. sirventes o servantes, der. di sirven «servente», letteralm. «canto composto per il proprio signore da un servo o da un cortigiano»]. – componimento poetico, talvolta musicato, di origine provenzale, inizialmente dedicato dal cortigiano al proprio signore, e in seguito, nei secoli 13° e 14°, usato in tutte le letterature romanze occidentali per trattare temi svariati, dall’invettiva personale agli argomenti politici, guerreschi, apologetici, didattici, religiosi, con esclusione di quelli amorosi: i s. di bertrando del bornio; i s. di guittone d’arezzo, di chiaro davanzati. in partic., con riferimento alla struttura formale: s. incatenato, costituito da un certo numero di strofe di tre versi, rimati come nella terzina dantesca; s. alternato, formato da strofe tetrastiche a rima alternata (abab, cdcd, ecc.); s. caudato, quello in cui ciascuna strofa è costituita da tre endecasillabi monorimi e da un quinario in rima con gli endecasillabi della strofa successiva. ◆ le rare varianti sermontese e sermintese sono dovute a un erroneo raccostamento a sermone¹.

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Definizione di Hoepli

sirventese
[sir-ven-té-se] o serventese

s.m. (pl. -si)
letter componimento poetico di origine provenzale, intermedio tra il lirico e l'epico, di argomento politico, morale o religioso, spesso accompagnato da un motivo musicale

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Definizione di Garzanti linguistica

sirventese
[sir-ven-té-se]
pl. -i
1. componimento poetico provenzale in forma di canzone, talvolta musicato
2. componimento poetico italiano diffuso nei secoli XIII-XV, di argomento morale, religioso o politico, in forma non fissa e in metri diversi variamente rimati

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Etimologia

← dal provenz. ant. sirventes o servantes, deriv. di sirven ‘servente’, con allusione alla condizione sociale dei suoi autori.