Il lemma carmìnio

Definizioni

Definizione di Treccani

carmìnio
(letter. carmino) s. m. [lat. mediev. carminium, dall’arabo qirmizī «scarlatto» incrociato con minium «minio»]. –
1. sostanza colorante rossa ricavata dalla cocciniglia, costituita dall’acido carminico (o da un suo sale) generalmente mescolato con sostanze organiche azotate e sostanze minerali, usata per la fabbricazione di colori, per cosmetici, per coloranti alimentari, ecc.
2. come agg. e sost. invar., di colore rosso vivo: un tramonto c., un velluto sfumato di carminio.

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Definizione di Hoepli

carminio
[car-mì-ni-o] lett. carmino

a s.m. (pl. -ni)
1. chim sostanza di colore rosso sanguigno che si estrae dalla cocciniglia, usata per la preparazione di colori, vernici e cosmetici e come colorante alimentare
|| carminio di robbia, ricavato dalla robbia
2. estens. colore rosso sangue, simile a quello del carminio
b come agg. inv.
(posposto al s.) di colore rosso sangue, simile a quello del carminio: color c.; rosso c.

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Definizione di Garzanti linguistica

carminio
[car-mì-nio]
pl. -ni
colorante rosso vivo ricavato dall’ebollizione del corpo essiccato della cocciniglia, usato in pittura, nell’industria tessile e alimentare e come cosmetico
♦ n.m. e agg. m. e f. invar.
(sempre dopo il nome) si dice di colore rosso vivo come quello del carminio, e di ciò che ha questo colore

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Etimologia

← lat. mediev. carminiu(m), incrocio dell’ar. qermiz ‘cocciniglia’ con il lat. minĭum ‘minio’.