Il lemma sinistrése

Definizioni

Definizione di Treccani

sinistrése
agg. e s. m. [der. di sinistra (nel sign. 3 a), con la terminazione -ese degli etnici quali francese, inglese, o anche piemontese, milanese, ecc.]. – termine usato, con intonazione polemica o iron., per indicare il particolare tipo di linguaggio, nato all’epoca della contestazione giovanile (1968) e diffuso negli ambienti politico-sindacali, variamente articolati sul piano ideologico e politico, di quella che è stata allora chiamata la «nuova sinistra»: linguaggio caratterizzato, nello stile, dalla tendenza all’enfasi e alla retorica, alla circonlocuzione e all’astrazione, in genere sconfinante nell’oscurità e nella vacuità e, per quanto riguarda il lessico, dalla presenza di termini tecnico-burocratici o specifici dei diversi orientamenti sindacali e politici e, soprattutto, dall’uso insistente, e talvolta intercalare, di stilemi idiomatici (per es., cioè, a monte, a valle, al limite, nella misura in cui). cfr. anche politichese, sindacalese.

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Definizione di Hoepli

sinistrese
[si-ni-stré-se]

s.m. e agg. (pl. -si)
iron. insieme dei termini, delle locuzioni, dei costrutti che costituiscono il modo di esprimersi tipico dei militanti della sinistra politica italiana, spec. negli anni settanta

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Definizione di Garzanti linguistica

sinistrese
[si-ni-stré-se]
pl. -i
il linguaggio di chi si professa militante della sinistra italiana, in quanto è spesso intessuto di luoghi comuni e frasi fatte

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Etimologia

← deriv. di sinistra, sul modello di francese, inglese.