Il lemma diviṡa
Definizioni

Definizione di Treccani
diviṡa
s. f. [der. di dividere; nei sign. 3 e 4 sul modello del fr. devise]. –
1. a. ant. divisione, spartizione: confermarono in quel parlamento la d. del conquisto (g. villani); far d., separarsi (spec. dall’amicizia, dall’amore di qualcuno). con questo sign. è vissuto a lungo nel contado toscano, nella frase far le d., fare le parti (del grano, dell’olio, dell’uva, ecc.) fra proprietario e mezzadro. b. spartizione dei capelli, scriminatura: farsi la d. in mezzo, da una parte; avere la divisa.
2. a. abito di foggia e colore particolare che viene indossato dagli appartenenti a una determinata categoria, perché siano facilmente distinguibili e riconoscibili; livrea, uniforme. oggi, il termine designa più comunem. l’uniforme militare o di corpi militarizzati, di forze di polizia, e sim.: indossare la d., presentarsi in d.; onorare la propria d.; d. di ufficiale di fanteria; d. di aviere; la d. dei marinai, dei bersaglieri; d. di vigile urbano, di vigile del fuoco, di guardia giurata, ecc.; più raramente, l’uniforme di altre organizzazioni, di una società, di un corpo, ecc.: d. di accademico, di collegiale, di portiere. nelle attività sportive, il complesso degli indumenti usati dagli atleti in osservanza al regolamento. b. fig., ant. aspetto, sembianza: o sue belle d., come m’avete pien di meraviglia! (bembo).
3. in araldica: a. fascia diminuita di un terzo (detta anche riga), la cui posizione può essere quella ordinaria della fascia ma più frequentemente è alzata e sostenente un capo. d. in banda, o banda in divisa, la cotissa quando è sola nello scudo. b. breve frase allegorica (solitamente in latino) o figura simbolica collocata nello stemma. c. estens. motto in genere: la d. dell’arma dei carabinieri è «nei secoli fedele»; anche quando non accompagni uno scudo: la mia d. è «per aspera ad astra».
4. in econ. e finanza, d. estera, ogni mezzo di pagamento all’estero, diverso dalla valuta (e quindi cambiali, tratte, assegni, ecc.); per estens., l’espressione è comunem. usata per designare anche la moneta cartacea estera o le disponibilità della stessa presso le banche. politica delle d., quella seguita da una banca d’emissione per mantenere stabile il valore di una valuta inconvertibile di fronte alle monete estere, contraendo o espandendo la circolazione dei biglietti in rapporto all’andamento dei cambî.
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Definizione di Hoepli
divisa1
[di-vì-ṣa]
1. veste di varia foggia e colore, comune a determinate categorie di persone: d. ecclesiastica, accademica
|| Uniforme: d. militare; soldati in d.; d. di fanteria, di aviatore, di colonnello; la d. del collegio; mettersi la d., in d.
|| Livrea: la d. della servitù
|| sport insieme degli indumenti regolamentari che si indossano durante la gara: d. da calciatore, di portiere
2. raro scriminatura
3. arald fascia ridotta a due terzi della sua normale larghezza
|| Figura simbolica o motto allegorico collocato nell'arme
4. ant. divisione, spartizione
|| fig. discordia, dissenso
5. ant. sembianza, aspetto: parranno allor l'angeliche divise (petrarca)
divisa2
[di-vì-ṣa] s.f.
econ titolo di credito espresso in valuta estera e usato per i pagamenti all'estero
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Etimologia
← deriv. di divisare; nei sign. di ‘abito’ e ‘frase allegorica’, dal fr. diviser ‘dividere’.
Termini vicini
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