Il lemma sacco
Definizioni
Definizione di Treccani
sacco
s. m. [lat. saccus, dal gr. σάκκος, di origine semitica (ebr. sáq)] (pl. -chi; ant. o pop. tosc. le sacca). – termine che, nell’antichità, indicò genericam. un tessuto grossolano, solitamente di crine di capra, di colore bruno o nero (dal colore del mantello delle capre stesse), passato poi a designare, oltre al sacco delle lingue moderne, varî oggetti fatti con tale tessuto, ma soprattutto la veste di crine, usata come abito di lutto, e spec. come veste penitenziale; è, infatti, nella tradizione testamentaria, la veste dei profeti e, più tardi, elemento fisso della pratica penitenziale della chiesa e anche istituzione penitenziale stabile (abito di monaci e monache). nel latino mediev. divenne sinon. generico di vestimentum, per indicare anche abiti di stoffe pregiate. per il sign. assunto in ambito bizantino, v. sàkkos.
1. nell’uso mod.: a. recipiente di tela forte e grossolana, oppure di canapa, di iuta e simili (ma talvolta anche di carta resistente, o di materie plastiche), di forma cilindrica, aperto in alto, usato per contenere materiali incoerenti (come farina, sabbia e sim.) o comunque oggetti in gran numero ma di non grandi dimensioni (per es., frutta), da conservare o da trasportare: la bocca, il fondo del s.; un s. di grano, di farina, di fagioli, di riso, di caffè, di carbone, contenente cioè grano, farina, fagioli, ecc.; riempire, chiudere, legare, cucire, sciogliere, aprire un s.; caricare, scaricare i s. (s’intende in genere pieni); tela di (o da) sacco, forte e grossolana, a trama larga, usata per confezionare i sacchi; ago da sacco, robusto e con larga cruna, usato per cucire, con lo spago, la bocca dei sacchi; carta per sacchi, costituita da fogli sovrapposti di cellulosa ricavata quasi esclusivamente da conifere, che le conferisce resistenza assai elevata, di grammatura variabile da 65 a 100 g/m2, e usata quindi per preparare imballaggi (per cemento, zucchero, farina e sim.). in partic., s. postali, s. per la corrispondenza, quelli in cui vengono raccolte dalla posta le lettere e i plichi diretti alla medesima destinazione (per i pieghi e la corrispondenza fuori sacco, v. fuorisacco); s. plastici, sacchi pieni di calcestruzzo plastico che vengono sistemati, con l’aiuto di un palombaro, sul fondo marino per costituire, dopo avvenuta la presa, la struttura di base di dighe, moli, ecc.; corsa nel s. o nei s. (tosc. palio nei s.), gara scherzosa che si svolge nelle feste popolari, e che consiste nel procedere a salti con le gambe e il resto del corpo fino al petto chiusi dentro un sacco. in senso fig., in alcune espressioni di tono spreg.: un s. di stracci, con riferimento a persona molto mal vestita; un s. d’ossa, per indicare persona molto magra (negli usi e consuetudini relativi alla compravendita del bestiame, in varie regioni, vendere come, o per, un sacco d’ossa, a sacco d’ossa, clausole con le quali il venditore di un animale esclude ogni garanzia per vizî, difetti o malattie dell’animale, per cui la vendita è fatta a tutto rischio del compratore); un s. di patate, con riferimento a persona priva di agilità, goffa nei movimenti; è un s., pare un s., ti sta come un s. e sim., con riferimento a giacca o vestito troppo larghi o fatti male, senza garbo. nel linguaggio della moda, a sacco (o a sacchetto), di abito femminile, giacca o cappotto di linea diritta (linea a sacco), senza tagli o cinture alla vita. b. locuzioni fig.: farina del proprio s., opera propria, cose dette o scritte con originalità, non copiate o plagiate da altri (usato per lo più in frasi negative): ha fatto un bel tema, ma non credo che sia tutta farina del suo s.; mettere uno nel (o in) s., superarlo in astuzia, costringerlo con i proprî argomenti (veri o speciosi) a tacere, o metterlo in difficoltà, in condizione di non sapere che cosa rispondere, fargli fare ciò che si vuole, ingannarlo, raggirarlo e sim.: se la cosa avesse a decidersi a ciarle, lei ci metterebbe in sacco (manzoni). colmare il s., colmare la misura, superare i limiti; con sign. affine, in espressioni analoghe: la tua città ch’è piena d’invidia sì che già trabocca il sacco (dante); l’avara babilonia ha colmo il sacco d’ira di dio, e di vizii empii e rei (petrarca), ha il sacco colmo, ne è cioè piena. vuotare il s., dire tutto ciò che si pensa o si sa, soprattutto per sfogarsi o lasciandosi andare a confidenze, a confessioni: dopo molte insistenze, ha finalmente vuotato il s.; hanno votato il s. stamattina coloro, – pensò don abbondio (manzoni). reggere (o tenere) il s., aiutare chi ruba o commette altra azione illecita o scorretta: questa marmaglia che con vostro smacco ruba a man salva, e voi tenete il sacco (giusti); tanto è ladro chi ruba che chi tiene il s. (prov.). cogliere, essere còlto, o sorprendere, essere sorpreso con le mani nel s., in furto flagrante o, più in generale, mentre si sta compiendo qualcosa di illecito. agire, operare, fare le cose con la testa nel s., distrattamente e con sventatezza, senza pensare a ciò che si fa. tornare con le pive nel s., tornare a mani vuote, rimanere delusi, scornati. proverbî: s. vuoto non sta ritto, senza mangiare non si può lavorare; non dire quattro se non l’hai nel s. (v. quattro); chi ha il grano non ha le sacca, e chi ha le sacca non ha il grano, chi ha la volontà di fare qualcosa non ne ha i mezzi, e viceversa.
2. a. quantità di roba contenuta, o che può essere contenuta, in un sacco: abbiamo già consumato due s. di farina; per l’inverno ci vorrà almeno un s. di patate. b. fig., fam. grande quantità: possiede un s. di soldi; c’era un s. di gente per le strade; gli ha fatto un s. di domande; mi ha raccontato un s. di bugie; ha preso un s. di botte; gliene ha date (o dette) un s. (e, più efficacemente, un s. e una sporta); gli vuole un s. di bene. nel linguaggio colloquiale, con valore avverbiale, un s., molto: mi piace un sacco. a sacchi (e anche a sacca), in grande quantità. c. unità di misura di capacità per aridi, usata in italia prima dell’adozione del sistema metrico decimale, con valore diverso da luogo a luogo (per es., in toscana, equivaleva a poco più di 73 litri).
3. tela forte e grossolana, a trama larga, usata per confezionare i sacchi. per estens. (spec. nel passato), panno rozzo, o veste di panno rozzo, di solito in forma di tonaca, indossata da eremiti e penitenti: essere vestito di sacco; coprirsi di un rude sacco.
4. per estens., recipiente di materiale vario e destinato a usi diversi, più o meno simile nella forma a un sacco comune. in partic.: a. s. da montagna (o s. alpino), tipo di zaino (v. zaino2); colazione o pranzo al s., fatti all’aperto con i viveri portati con sé nel sacco alpino oppure in una qualsiasi borsa. b. s. a pelo (meno com. saccopelo, o saccoletto), ampio e lungo sacco, originariamente di pelliccia, con il pelo nella parte interna e foderato esternamente con tela impermeabile, oggi per lo più in nailon il tessuto esterno e in cotone il tessuto interno, con imbottitura in piumino naturale (detto perciò, più precisamente, s. di piumino o saccopiuma) o in fibra sintetica, a forma di mummia (v. mummia, n. 1 b) o di coperta, rettangolare e con cerniera laterale; è usato da militari, alpinisti, escursionisti e turisti per dormire all’aperto, in tenda o in ambienti non riscaldati o non riparati dal freddo, o quando, comunque, non si abbiano a disposizione letti e coperte. analogam., s. da bivacco, simile al precedente, ma molto più leggero, usato da alpinisti per il bivacco in parete o comunque per salite lunghe verso luoghi privi di rifugio. c. s. di galleggiamento (anche, impropriam., di flottazione), sacco impermeabile che, una volta gonfiato con aria o altri gas, assicura la sostentazione idrostatica di taluni tipi di aeromobili quando siano costretti all’ammaraggio forzato. d. s. della polvere, dispositivo per la depurazione del gas di altoforno, costituito da un cilindro a fondo chiuso nel quale il gas entra dall’alto e, battendo sul fondo, esce, risalendo verticalmente, da aperture laterali, perdendo, nell’urto e nell’inversione di marcia, la frazione più grossolana delle polveri trasportate. e. nel pugilato, sacco pieno di sabbia e segatura, usato dai pugili durante gli allenamenti in palestra (detto più comunem. punching bag). f. in senso fig., spreg. (o anche scherz. nell’uso pop.), lo stomaco, il ventre: mettere in s., nel s.; riempirsi il s.; aver pieno il s.; la corata pareva [= appariva] e ’l tristo sacco che merda fa di quel che si trangugia (dante); margutte, ch’avea ancor ben pieno il sacco, s’addormentò come affannato e stracco (pulci).
5. gergale o scherz., biglietto da mille delle vecchie lire italiane: costava dieci sacchi.
6. a. cavità più o meno profonda che per qualche motivo si formi su una superficie inizialmente piana; spec. nell’espressione far sacco, per es. di una rete che in un punto si sprofondi a formare una borsa, oppure di un liquido organico (pus o altro) che si raccolga e ristagni in un punto come in una borsa. nelle reti a strascico, è la parte terminale, di solito confezionata a maglie più strette, detta anche manica. con altro sign., fare il s., fare lo scherzo a un compagno di camerata, in caserme o collegi, di ripiegargli il lenzuolo di sotto, in modo che, entrando nel letto, non possa allungare le gambe. b. cucitura a sacco, nell’industria tessile, operazione di rifinitura in cui si cuciono l’una contro l’altra le due cimose di una pezza, che viene così a formare un lungo budello, affinché l’aria in esso contenuta impedisca la formazione di pieghe nelle varie operazioni di lavaggio. c. nell’edilizia antica e moderna, muratura a sacco, tipo di muratura usata nelle fondazioni e ottenuta con grossi pezzi di pietra posti alla rinfusa nei cavi di fondazione fino a formare uno strato dello spessore di circa 60 cm nel quale viene gettata malta molto fluida per riempire i vuoti; l’operazione viene ripetuta fino a colmare il cavo. d. vela a sacco (o semplicem. sacco), vela quadra, qualche volta disposta sull’albero di trinchetto delle golette a gabbiola, che si usa col vento in poppa. e. s. del siluro, in marina, la deviazione verso il basso che il siluro compie in mare all’inizio della traiettoria durante il periodo di immobilizzazione degli organi direttivi.
7. a. in biologia animale e anatomia umana, nome di numerosi organi e formazioni sacciformi: s. aerei, caratteristici prolungamenti dei grandi bronchi degli uccelli, i quali si diramano fra i visceri e all’interno dell’apparato scheletrico, quando l’animale è in movimento, contribuendo all’aerazione dei polmoni, e alla regolazione della temperatura; s. auricolare, lo stesso che sacculo; s. endolinfatico, l’estremità chiusa del dotto endolinfatico, nel labirinto membranoso dei vertebrati (selaci esclusi), ripieno di endolinfa, in cui sono sospesi minutissimi cristallini di carbonato di calcio; s. golare o laringeo, espansione cutanea in grado di essere gonfiata dall’animale stesso, presente in alcuni primati e uccelli, quali il siamango e la fregata; s. urinario, altro nome dell’allantoide; s. vitellino o s. del tuorlo, annesso embrionale dei vertebrati, presente in tutte le classi, destinato a contenere il deutoplasma o vitello o tuorlo, che serve per la nutrizione dell’embrione. b. in botanica, s. pollinico (o sacca pollinica), l’apparato nel quale si originano, dalle cellule archesporiali, i granelli pollinici (è omologo al microsporangio delle pteridofite eterosporee); s. embrionale, struttura pluricellulare aploide costituente il gametofito femminile che, nelle spermatofite, si differenzia all’interno dell’ovulo prendendo origine dalla megaspora fertile.
8. saccheggio: il s. di roma (1527); mettere, mandare a sacco (e, rafforzato, a s. e ruba), saccheggiare; con lo stesso sign. la locuz. dare il s.: c’è qui vicino la casa del vicario di provvisione; andiamo a far giustizia, e a dare il s. (manzoni).
9. in astronomia, sacchi di carbone (ingl. coal sacks), denominazione di due grandi macchie ovali, nella costellazione della croce del sud, visibili anche a occhio nudo: costituiscono un tipico esempio di nubi cosmiche oscure, che nascondono la visione degli astri più lontani. ◆ dim. sacchétto (v.), non com. saccherèllo e saccùccio; accr. saccóne, anche con sign. partic. (v. la voce).
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Definizione di Hoepli
sacco
[sàc-co]
1. contenitore di materiale non rigido, di forma allungata, con un'apertura in alto, per contenere o trasportare oggetti di dimensioni ridotte o materiali incoerenti: s. di tela, di carta, di plastica; bocca, fondo del s.; riempire, vuotare un s.
|| a sacco, di cose o vestiti che cadono diritti
|| ago da sacco, grosso ago a cima larga, con cui si cuce la bocca dei sacchi con lo spago
|| corsa nei sacchi, gara tipica delle feste popolari nella quale i concorrenti, chiusi fino alla vita dentro un sacco, devono compiere un percorso procedendo a balzi
|| fare il sacco, scherzo tipico in caserme o collegi, che consiste nel ripiegare le lenzuola del letto in modo che chi vi entra non possa allungare le gambe
|| sembrare un sacco, di abito mal confezionato che ingoffa chi lo indossa
|| tela di sacco, da sacco, tela ruvida, a trama molto rada, con cui vengono realizzati normalmente i sacchi
|| sacco postale, quello in cui vengono raccolte lettere, cartoline e plichi con la stessa destinazione
|| fig. cogliere qualcuno con le mani nel sacco, sorprenderlo in flagrante
|| colmare il sacco, esagerare, oltrepassare il limite
|| fare qualcosa con la testa nel sacco, senza attenzione, alla cieca
|| farina del proprio sacco, realizzazione originale, che non è frutto di plagio
|| mettere qualcuno nel sacco, imbrogliarlo
|| tenere, reggere il sacco a qualcuno, esserne complice in un'azione, spec. illecita
|| tornare, tornarsene con le pive nel sacco, tornare deluso, sconfitto, senza aver concluso niente
|| vuotare il sacco, dire tutto ciò che si sa, confessare
|| bur corrispondenza fuori sacco, corrispondenza che viaggia fuori dei sacchi postali ordinari, per essere prelevata direttamente appena giunge a destinazione
|| ant. fare sacco, cadere in un agguato
2. estens. recipiente di forma simile a un sacco, di vario materiale, destinato ad usi diversi
|| Sacca: s. da viaggio
|| dial. tasca
|| sacco a pelo, a piumino, copertura impermeabile e imbottita, di forma simile a un sacco, delle dimensioni di una persona, usata da alpinisti, militari, turisti, per dormire all'aperto, in tenda o in ambienti poco riparati dal freddo o ogni qual volta non sia disponibile un letto
|| sacco alpino, da alpinista, da montagna, zaino di tela impermeabile da portare a spalla durante le ascensioni montane
|| colazione al sacco, pasto che si fa all'aperto con cibi e bevande portate nel sacco da montagna o sim., durante un'escursione o una gita
|| sacco da bivacco, sacco a pelo più leggero e di minore ingombro usato dagli alpinisti per il bivacco in parete durante lunghe ascensioni
3. pop., scherz. stomaco, ventre: riempirsi il s.; mettere qualcosa in s.
4. il contenuto di un sacco: un s. di farina
|| fig. sacco di patate, persona goffa nei movimenti
|| sacco d'ossa, persona magrissima, dall'aspetto deperito
|| sacco di stracci, persona mal vestita
5. estens. tela da sacco
|| tessuto a sacco, eseguito con fili grossi e a trama rada
6. estens. veste grezza indossata un tempo da eremiti e penitenti, oggi dai frati di alcuni ordini religiosi, in segno di umiltà ed espiazione: vestire il s.; coprirsi di un s.
|| il sacco di s. francesco, il saio dei francescani
7. fig., fam. quantità notevole, esorbitante: un s. di gente; un s. di lavoro
|| nella loc. avv. un sacco, molto, moltissimo: quella ragazza mi piace un s.; un s. bello
8. fig., lett. saccheggio: il s. di roma
|| mettere a sacco, fare sacco, saccheggiare
9. gerg. banconota da mille lire: ti do cento sacchi se mi fai quel piacere
10. astron sacchi di carbone, regioni della via lattea apparentemente prive di stelle
11. biol formazione cava di origine fisiologica o patologica in organismi animali o vegetali: s. lacrimale; s. amniotico
|| estens. membrana che ricopre tale formazione
|| sacco vitellino, membrana che riveste il vitello dell'uovo
12. mar sacco della rete, parte della rete dove viene raccolto il pesce pescato
|| Manica
13. mus secondo pezzo del fagotto, schiacciato e a forma leggermente conica
14. sport nel pugilato, pesante attrezzo di forma cilindrica appeso in alto e ripieno di sabbia o segatura, che i pugili colpiscono per allenarsi
15. st antica unità di misura per aridi usata in italia, con un valore compreso tra 70 e 180 litri circa
16. zool sacchi aerei, cavità piene d'aria comunicanti con i polmoni, disposte simmetricamente fra i visceri degli uccelli, che contribuiscono a migliorare l'ossigenazione del sangue e a diminuire il peso del corpo
‖ dim. ⇨ sacchétto
|| accr. ⇨ saccóne
|| pegg. saccàccio
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Definizione di Garzanti linguistica
sacco
[sàc-co]
pl. -chi; ant. le sacca f.
1. recipiente di tessuto, carta, plastica ecc., in genere lungo e stretto, aperto in alto, usato per conservare o trasportare oggetti o materiali: un sacco di grano, di cemento; la bocca, il fondo del sacco; riempire, chiudere, caricare i sacchi |essere, sembrare un sacco, si dice di persona dalla linea goffa |far qualcosa con la testa nel sacco, (fig.) agire con sventatezza, alla cieca, senza cognizione di causa | (prov.) non dire quattro se non l’hai nel sacco, non trarre conclusioni se non a fatto compiuto; sacco vuoto non sta in piedi, chi non mangia non è in grado di reggersi dim. sacchetto, accr. saccone, pegg. saccaccio
2. la quantità di roba contenuta in un sacco: comperare due sacchi di patate
3. tela ruvida, grossolana con cui si fanno i sacchi; abito confezionato con tela molto rozza e indossato per penitenza, oggi solo dagli appartenenti ad alcuni ordini religiosi: vestire il sacco; il sacco di san Francesco, il saio dei francescani |tessuto a (trama di) sacco, a trama rada ed evidente
4. nome dato a recipienti o oggetti che hanno l’aspetto simile a un sacco comune, o che sono adibiti a uso analogo: sacco da montagna, alpino, zaino di tela impermeabile usato dagli alpinisti, e anche da gitanti e turisti, per trasportare indumenti, viveri, attrezzi e oggetti di prima necessità
5. (scient.) nome di vari organi a forma di sacco; cavità, anatomica o patologica, in tessuti o organismi animali o vegetali
6. (sport) nel pugilato, attrezzo da allenamento, costituito da un involucro generalmente in pelle riempito di sabbia, che, sospeso da terra, viene colpito per rafforzare la potenza dei pugni
7. scherzo diffuso in collegi, caserme ecc., che consiste nel formare nel letto, con il lenzuolo di sotto, una specie di sacco invisibile all’esterno, in modo da impedire di infilarvisi completamente
8. saccheggio: il sacco di Roma; mettere a sacco una città
9. (fam.) stomaco, ventre
10. antica misura per aridi, in uso in Italia, con valore oscillante tra i 73 e i 130 litri circa
11. (antiq.) mille lire
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Etimologia
← lat. săccu(m), che è dal gr. sákkos, di orig. fenicia.
Termini vicini
saccifórme sacchétto sacchettificio saccherìa sacchéggio saccheggiatóre saccheggiare saccheggiaménto saccenterìa saccènte saccatura saccata saccaròṡio saccaromicète saccaròmetro saccaròide sàccaro saccarinato saccarina saccarìmetro saccarimètrico saccarimetrìa saccarificare saccarìfero saccàride saccardo saccaraṡi saccàia sacca saburrale saccòccia saccocciata sàccolo saccomanno saccóne saccopelista sàcculo sacèllo sacerdotale sacerdòte sacerdotéssa sacerdòzio sacertà sacrale sacralgìa sacralità sacraliżżare sacraliżżazióne sacramentale sacramentare sacramentàrio sacraménto sacrare sacràrio sacrato sacrificale sacrificare sacrificatóre sacrificazióne sacrifìcio